Un civile impiegato dell’esercito è l’unica vittima della sparatoria nella base militare di Fort Knox, in Kentucky. L’uomo è stato freddato in un parcheggio a due passi dal Comando delle Risorse umane, l’ufficio in cui lavorava. Dai primi accertamenti si sarebbe trattato di un omicidio mirato. Il sospetto è un uomo di colore in sella ad una motocicletta. Non si sa ancora se il movente sia legato al suo lavoro o a motivi personali.

Anche fuori dalle caserme l’attenzione per le morti per armi da fuoco è alta. Barack Obama a Denver, in Colorado, a pochi chilometri dal cinema dove James Holmes, il 20 luglio 2012, alla prima del film di Batman, ha ucciso 12 persone, lancia il suo messaggio: “Il Congresso faccia presto e approvi una riforma che modifichi radicalmente le regole per il possesso di armi e riduca la violenza in America: ce lo chiede il buon senso”.

Il Presidente rilancia così il suo pressing allo scopo di non perdere l’effetto emotivo che ha portato milioni di americani, soprattutto dopo la strage della scuola del Connecticut, ad appoggiare per la prima
volta nella storia un giro di vite sulle armi da fuoco.

Andrea Zitelli
Silvia Ricciardi