Il militare ferito è già tornato in servizio

Voleva uccidere, aveva “motivazioni religiose” e ha già confessato. È stato arrestato mercoledì mattina l’aggressore di Cedric Cordiez, il soldato francese ferito alla gola con un taglierino sabato 25 maggio al distretto della Defense, alle porte della capitale. È un uomo di 22 anni, “vicino all’islam tradizionalista, radicale, da tre o quattro anni”, ha detto il ministro dell’Interno Manuel Valls nella conferenza stampa col procuratore di Parigi, François Molins.

 

Non si era allontanato da Parigi. Era a La Verriere, una banlieu di Parigi, dove mercoledì mattina è stato arrestato. Il sospettato “si era convertito all’Islam”, ma secondo le fonti dell’Interno non sarebbe noto come un “esponente della jihad”, ma “l’inchiesta dovrà stabilire in che momento abbia aderito ad un progetto jihadista”. La procura antiterrorismo cercherà di capire i percorsi, l’ambiente e le motivazioni del giovane. Quel che è certo, finora, è che l’attentatore era conosciuto alle forze dell’ordine per piccoli reati, in particolare furti. Secondo il ministro Valls sarebbe uno delle “diverse decine, anche centinaia di potenziali Merah in Francia”.

Il riferimento è a Mohammed Merah, il “killer di Tolosa”, il giovane jihadista islamico che nel marzo dello scorso anno uccise 7 persone fra Tolosa e Montauban, compresi tre bambini di una scuola ebraica. Il ministro ha parlato di potenziali terroristi come di “giovani che hanno già avuto a che fare con la giustizia per fatti di delinquenza comune” e che si radicalizzano attraverso internet o seguendo imam radicali.

Francesco Giambertone