Il 51% degli elettori francesi non ha votato, l’altra metà ha scelto in massa i candidati di Emmanuel Macron. Il primo turno delle elezioni per eleggere i deputati dell’Assemblea Nazionale conferma la fiducia del Paese al neo-presidente della Repubblica. “En Marche”, la lista di Macron, prende il 32% delle preferenze e ai ballottaggi dovrebbe ottenere tra i 400 e i 440 seggi dei 577 disponibili. Tradotto: tre deputati su quattro del Parlamento francese appoggeranno il governo di Macron.

Nei ballottaggi di domenica prossima l’obiettivo delle opposizioni sarà quello di erodere i numeri di quella che si annuncia la più grande maggioranza di sempre a disposizione di un presidente della Repubblica. Gli unici a poterlo fare sono Les Republicains, partito di centrodestra, che potrebbe conquistare al massimo 132 seggi mentre crollano i socialisti che arrivano a malapena al 10% delle preferenze e perdono 200 deputati rispetto a 5 anni fa. Il Front National è la terza forza del Paese ma con al massimo cinque deputati, non potrà creare neanche un gruppo parlamentare.

Lo stesso Macron teme una maggioranza così ampia. Francesco Maselli, esperto di elezioni francesi per Il del Sole 24 ore e pagina 99 ci ha spiegato perché.