Un comunicato finale con obiettivi precisi per combattere il cambiamento climatico. Questo dovrebbe essere lo scopo del G20 che si terrà il 28 e 29 giugno in Giappone. Ma ancora più che in passato i veri risultati della riunione non arriveranno dal tavolone con venti poltrone disposte circolarmente. A fare la differenza saranno i tavolini a due. Sono previsti vari bilaterali tra i leader delle economie più industrializzate: Donald Trump e Xi Jinping discuteranno di dazi, Giuseppe Conte e Jean-Claude Juncker delle regole europee, Emmanuel Macron e Shinzo Abe hanno già parlato di Renault e Nissan. Ma intorno a quel tavolo ci saranno idealmente anche i popoli. A cominciare da quello di Hong Kong che spera di portare al’attenzione mondiale il suo futuro democratico all’interno della grande Cina.

Il forum – Questa volta lo scenario del G20 è Osaka, seconda città del Giappone per popolazione e centro economico del Paese, oltre che considerata la “capitale della buona tavola”. I leader hanno già iniziato ad arrivare e anche Conte è atterrato sull’isola questa mattina. È la prima volta che il Giappone ottiene la presidenza del G20 e Osaka, con la sua storia di hub commerciale, è stata scelta per ospitare il forum per la cooperazione economica internazionale. I temi sul tavolo sono: economia globale, commercio e investimenti, innovazione, ambiente e energia, occupazione, emancipazione femminile, sviluppo e salute.

(Ansa, Kiyoshi Ota)

I bilaterali – Alcuni degli incontri a due già si sono svolti. Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato con il premier giapponese Shinzo Abe del rafforzamento dell’alleanza tra i gruppi automobilistici Nissan e Renault (di cui il governo francese detiene una quota), dopo lo stop alla fusione con Fca. Il padrone di casa ha anche incontrato il primo ministro indiano Narendra Modi e i capi delle istituzioni europee Donald Tusk e Jean-Claude Juncker. Il consigliere Usa per la sicurezza John Bolton ha già parlato con il ministro degli Esteri giapponese Taro Kono. Ma il bilaterale più atteso è quello tra Donald Trump e Xi Jinping. Anche le borse guardano fiduciose all’incontro in cui, secondo gli osservatori più speranzosi, potrebbe arrivare la pace commerciale e un impulso alla distensione in Corea. Proprio alla fine dell’ultimo G20, tenutosi a dicembre in Argentina, i due leader avevano dato il via ad una tregua commerciale. Sempre Washington sarà sotto i riflettori per un’altra questione: quella che riguarda il braccio di ferro con l’Iran e per cui Angela Merkel ha chiesto un’immediata soluzione politica. Per l’Italia si guarda invece alla riunione tra Conte e Juncker, ma anche a tutti i bilaterali con i leader dei Paesi dell’Ue: una partita a scacchi per trovare la via d’uscita alla procedura d’infrazione che pende sulla testa del governo gialloverde.