Dopo oltre vent’anni di carriera a Bruxelles, Martin Schulz (protagonista di un famoso scontro con Silvio Berlusconi) lascerà il Parlamento europeo e tornerà a fare politica nella sua Germania. Lo ha dichiarato questa mattina, 24 novembre, confermando le indiscrezioni pubblicate dalla stampa tedesca e in particolare dal quotidiano Süddeutsche Zeitung. Schulz ha dichiarato che nel 2017 non si ricandiderà per un eventuale terzo mandato alla presidenza dell’Europarlamento (il primo nel gennaio del 2012, confermato nel luglio del 2014), e che invece guiderà la lista dei socialdemocratici (Spd) nel Land del Nordreno-Vestfalia alle elezioni del settembre dell’anno prossimo.
La nuova “carriera” scelta da Schulz fa pensare a lui come il più probabile candidato Spd alla corsa per la cancelleria contro Angela Merkel. Ma nulla è ancora certo. Perché se la scelta di Schulz come anti-Merkel da parte del partito darebbe un segnale forte ai partiti populisti ed euroscettici che negli ultimi mesi stanno riscuotendo sempre più consensi in Germania, certo è che la decisione finale dovrà essere presa dal presidente del partito. E Sigmar Gabriel, capo dei socialdemocratici e vicecancelliere tedesco, fino a questo momento era il candidato numero uno in lizza per rappresentare la Spd alle elezioni dell’autunno 2017.
Il partito, dal canto suo, ha dichiarato che rivelerà presto (in teoria nel gennaio prossimo) il nome del candidato che sfiderà Angela Merkel fra poco meno di un anno. La cancelliera in carica, leader dell’Unione Cristiano-democratica (Cdu), ha di recente annunciato che correrà per il suo quarto mandato «per difendere i valori democratici». In carica dal 2005, Angela Merkel dovrà fare i conti oltre che con il suo avversario politico, anche con il calo della sua popolarità, determinato dalla politica sull’immigrazione che negli ultimi mesi le è costata critiche e perdita del consenso.
Dunque non si sa ancora se alle urne Merkel dovrà vedersela con Schulz. Ma il nome del presidente del Parlamento europeo sembra comunque essere molto vicino al fare parte del governo tedesco. Indiscrezioni lo vedono come il più probabile successore dell’attuale ministro degli Esteri, il compagno di partito Frank Walter Steinmeier. Il sessantenne socialdemocratico dovrebbe assumere la presidenza della Repubblica nel febbraio del 2017, succedendo a Joachim Gauck. La stampa tedesca è praticamente certa sul suo nome, dopo l’accordo che la coalizione di governo sembra aver raggiunto solo qualche giorno fa, il 14 novembre. E la nomina di Steinmeier alla presidenza della Repubblica federale tedesca lascerebbe vacante la carica di ministro degli Esteri, per cui l’Spd spingerebbe avanti Martin Schulz. Per il presidente dell’Europarlamento che ha detto addio a Bruxelles, si chiude una porta e sembra aprirsi un portone dietro l’altro.