Ventitrè anni e padre da appena tre giorni. Di un figlio che però è riuscito a stento a tenere in braccio, perché, da settimane, indossava il gilet giallo e passava giorno e notte in mezzo alla strada. A battersi, dicono alcuni giornali francesi, per il futuro del figlio. Il giovane papà morto la notte del 13 dicembre presso la rotonda di Bonpas, vicino all’uscita Avignone Sud dell’autostrada A7, è la sesta vittima della rivolta dei gilet jaune, che da quasi un mese infiamma in tutta la Francia.

L’autista arrestato – Mentre protestava alla rotatoria, il ragazzo è stato investito da un camion il cui conducente, un polacco di 26 anni, è stato arrestato e preso in custodia. Secondo quanto riferito dall’emittente radiofonica francese, Europe 1, il guidatore del mezzo pesante avrebbe «rifiutato di fermarsi davanti al posto di blocco eretto dai gilet gialli» lungo quel tratto autostradale; dopo aver travolto il giovane manifestante, il conducente avrebbe tentato la fuga, venendo presto fermato dalla polizia. Stando alla versione di Le Figaro, la vittima sarebbe morta sul colpo per le gravi lesioni riportate dopo l’urto con il veicolo; il suo corpo è in attesa di essere trasportato a Nîmes, dove, nei prossimi giorni, verrà eseguita l’autopsia.

Il governo – L’ennesima morte provocata dalla violenza delle manifestazioni in corso in Francia invita a riflettere sull’entità di un fenomeno che, alla protesta contro il caro-carburante, somma una crescente insofferenza nei confronti del governo di Emmanuel Macron. Un malcontento diffuso, soprattutto all’inizio, nelle zone rurali della Francia, ma ben presto dilagato nelle città e divenuto causa di migliaia tra incidenti e arresti. Dopo le manifestazioni avvenute per tre sabati consecutivi, a cominciare dallo scorso 17 novembre, il governo francese ha chiesto ai contestatori di non ammassarsi sulle strade anche sabato prossimo. Dopo l’attacco di Strasburgo «sarebbe ragionevole non manifestare», ha spiegato il portavoce dell’esecutivo, Benjamin Griveaux. A prescindere dalle richieste avanzate dopo la tragedia dell’11 dicembre, ora «è necessario che il movimento si fermi per passare alla costruzione di un nuovo modello francese», ha commentato il presidente dell’Assemblea nazionale, Richard Ferrand. Al movimento che i sondaggi vedono diventare presto un partito, il governo, ha aggiunto Ferrand, «ha già dato risposte massicce».