Filippo Grandi sarà a capo dell'Unhcr dal primo gennaio 2016

Filippo Grandi sarà a capo dell’Unhcr dal primo gennaio 2016

È un riconoscimento (anche) all’Italia. La dimostrazione della posizione centrale del Paese nell’aiuto ai profughi. Non solo a quelli che arrivano a Lampedusa, ma in tutto il mondo. Matteo Renzi ha espresso grande soddisfazione per la nomina di Filippo Grandi a capo dell’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Il 58enne, milanese, ha alle spalle trent’anni di impegno nella cooperazione internazionale, 27 dei quali come funzionario dell’Onu.

Scelto dal segretario generale Ban Ki-moon, inizierà ufficialmente il nuovo incarico dal primo gennaio 2016. Renzi ha poi aggiunto: “Accogliamo questa notizia a Malta, nel corso del vertice sulle migrazioni cui l’Italia sta dando un contributo decisivo”. Anche il ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, ha commentato in una nota la decisione. “Abbiamo sostenuto con convinzione la candidatura di Filippo Grandi – si legge – perché coerente con la priorità che l’Italia attribuisce al rispetto della dignità umana e alla necessità di affrontare con rapidità ed efficacia le numerose sfide umanitarie che le Nazioni Unite devono affrontare”.

Grandi arriva dall’Unrwa, l’agenzia che si occupa di assistere i profughi palestinesi. Le crisi umanitarie hanno scandito il ritmo della sua carriera: dal 1984 – quando parte per la Thailandia per aiutare i profughi cambogiani – il commissario è passato da Sudan all’Iraq, dall’Afghanistan al Libano, fino ad operare nei conflitti più attuali, come quello nella striscia di Gaza del 2009 e quello siriano. Manca solo la conferma dell’Assemblea Generale dell’Onu per la nomina. Dopo, Grandi potrà considerarsi ufficialmente a capo di uno staff di 10 mila persone che lavorano in 123 Paesi per aiutare circa 60 milioni di profughi in tutto il mondo.

Michela Rovelli