Non c’è tregua per “Les Republicains” François Fillon e Nicolas Sarkozy. A poco più di due mesi dal primo turno delle presidenziali, che si svolgerà il 23 aprile 2017, il candidato all’Eliseo è stato travolto dalle polemiche per l’assunzione della moglie come assistente parlamentare. Mentre l’ex presidente francese è stato rinviato a giudizio per finanziamenti illeciti durante la campagna elettorale 2012.
Le accuse a Sarkozy. Bygmalion, una società di pubbliche relazioni, avrebbe intestato fatture false per oltre 18 milioni di euro al partito repubblicano per coprire spese di Sarkozy quando era candidato alle presidenziali. In questo modo l’ex capo dello Stato avrebbe superato il tetto massimo di 22 milioni e mezzo di euro consentiti per le spese elettorali. Altre 13 persone risultano coimputate insieme all’ex Presidente 61enne.
Sarkozy è stato in carica all’Eliseo dal 2007 fino al 2012, quando è stato sconfitto dall’attuale presidente, François Hollande, e ha annunciato il suo ritiro dalla scena politica d’oltralpe. Durante le primarie repubblicane del 2016 ha tentato di ritornare in sella, qualificandosi però soltanto terzo, dietro al vincitore Fillon e all’ex premier Alain Juppe.

L’ex presidente Sarkozy, sconfitto alle primarie nel novembre 2016
Le scuse di Fillon. Fillon – premier durante l’era Sarkozy – nella sera di lunedì 6 febbraio è stato impegnato in una conferenza stampa per chiarire all’opinione pubblica gli scandali familiari che l’hanno visto al centro delle polemiche per aver assunto la moglie Penelope come assistente durante la sua attività in Parlamento. «È stato un errore assumere mia moglie e me ne scuso coi francesi», ha dichiarato, «ma non rinuncio alla corsa all’Eliseo, perché tutto è stato legale e trasparente».

Il candidato repubblicano Fillon in conferenza stampa il 6 febbraio 2017 a Parigi
Il candidato ha spiegato che l’impiego da assistente della moglie «Era indispensabile all’attività degli eletti nella circoscrizione» e che lo stipendio di 3677 euro netti mensili – percepito per 15 anni da Madame Fillon – era perfettamente giustificato dal suo grado di formazione e di competenze.
Fillon ha poi promesso di pubblicare online la propria dichiarazione dei redditi così come consegnata al fisco e ha respinto l’accusa di aver prestato servizio come consulente per società russe.
La campagna elettorale continua. «Sono candidato alle presidenziali per vincere», ha concluso, «E nulla mi farà cambiare opinione, anche se i miei nemici vorrebbero vedere all’Eliseo solo la signora Marine Le Pen».