Die Linke (La Sinistra) stava lottando contro un calo dei consensi che durava da anni. Quindi, quando la sua esponente di punta, Sahra Wagenknecht, si è staccata alla fine del 2023 per lanciare un nuovo partito populista (Bsw – Bundnis Sahra Wagenknecht), molti hanno dato il partito per spacciato. Per sempre. E invece a distanza di due anni il consenso elettorale è in crescita – grazie anche a una nuova strategia di comunicazione su Tiktok e Instagram – con un record di adesioni al partito (arrivate a 91mila lo scorso martedì). Il partito festeggia la sua rinascita. E molto lo deve a Heidi Reichinnek, la seconda candidata di punta del Partito della Linke insieme a Jan Van Aken. Ma chi è e come è stata in grado di risollevare un partito in grande crisi?
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Il tatuaggio con il volto di Rosa Luxemburg sull’avambraccio, il soprannome “Queen Heidi”, 36 anni, della Bassa Sassonia, la donna è diventata un fenomeno di internet nelle ultime settimane di campagna elettorale. Gli estratti dei suoi discorsi al parlamento tedesco Bundestag e le sue apparizioni su Instagram e TikTok hanno milioni di click. «Che lei si stia alleando con un partito fascista è una vergogna. Mi rivolgo a voi cristianodemocratici che sedete in parlamento. Siete ancora in tempo per evitare un errore storico, fate marcia indietro» Questo un estratto del discorso della Reichinnek contro Friedrich Merz del 29 gennaio scorso. Si stima che 29 milioni di persone abbiano seguito sui social media il suo discorso di indignazione al Bundestag dopo che la Cdu ha votato insieme all’AfD sulla mozione anti-migranti, facendo crollare la cosiddetta “Brandmauer”.
Gli inizi – Fin da giovane, Heidi Reichinnek ha mostrato un vivo interesse per la politica, opponendosi alle riforme Hartz IV (il ridimensionamento del sussidio di disoccupazione) e sostenendo cause legate al benessere sociale e alla parità di genere. Ha conseguito una laurea in Studi sul Medio Oriente e Scienze politiche tra il 2007 e il 2011, seguito da un Master in politica ed economia del Medio Oriente dal 2011 al 2013. Poi altri studi relativi alle stesse tematiche e due anni come specialista culturale in un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, esperienza che ha ampliato la sua prospettiva sulle questioni migratorie. Successivamente, dal 2017 al 2020, ha coordinato progetti focalizzati sulla democratizzazione e sulla prevenzione contro la radicalizzazione.
La svolta – Heidi Reichinnek ha aderito alla Linke nel 2015 e nel 2016 è stata eletta nel consiglio comunale di Osnabrück. Nel 2019 è diventata presidente della sezione della Bassa Sassonia del partito. Nonostante una prima candidatura non riuscita alle elezioni statali della Bassa Sassonia nel 2017, nel 2021 ha ottenuto un seggio al Bundestag, rappresentando la città di Osnabrück.
Nel febbraio 2024, Reichinnek è stata eletta co-leader del gruppo parlamentare della Linke insieme a Sören Pellmann. La sua leadership è stata caratterizzata da una forte attenzione ai temi sociali e dalla volontà di rinnovare l’immagine del partito. Ma il vero punto di svolta per lei e per la Linke è stata la sua candidatura come uno dei candidati di punta alle prossime elezioni federali tedesche di domenica 23 febbraio 2025.
Posizioni politiche e campagna elettorale – La campagna elettorale di Reichinnek si concentra su temi fondamentali come la pace, la solidarietà sociale, il lavoro e il welfare. In particolare, è incentrata sul cosiddetto “Mietendeckel” il tetto sugli affitti, e sui prezzi dei supermercati sempre più in aumento. Altre lotte importanti, per lei e il suo partito, sono la riduzione dei canoni di affitto, il miglioramento dell’assistenza per bambini e giovani, la riforma delle leggi sull’interruzione della gravidanza e la promozione di una politica migratoria più umana. Lo slogan è “Per la sicurezza sociale, la pace e la giustizia climatica”.
Inoltre, il partito offre un aiuto concreto sotto forma di app se si ritiene di essere vittima di affitti troppo alti o di costi di riscaldamento eccessivi. Altro indizio di un impegno sociale dei due leader di partito, Reichinnek e Van Aken, è la decisione di ridursi lo stipendio a 2.850 euro, il salario medio di un lavoratore qualificato in Germania. La Reichinnek si impegna a portare avanti un dialogo costruttivo sui problemi reali dei cittadini tedeschi, distaccandosi dalle narrazioni anti-migranti che stanno caratterizzano il dibattito politico di queste elezioni. Fino a fine dicembre la Linke era al 3%, di fronte a uno sbarramento per entrare in parlamento collocato al 5%. Ora i sondaggi indicano un’intenzione di voto tra il 6,5 e il 9%.
Popolarità tra i giovani – Il partito aveva organizzato una serata “techno e ping-pong” il 10 febbraio scorso ad Amburgo in una location adatta a 250 persone. Ne sono arrivate 2000. Reichinnek ha spostato il podio all’aperto e la gente ha iniziato il coro “Heidi, Heidi, Heidi”. La scena si è ripetuta anche nei giorni successivi. Secondo il più recente sondaggio della rete televisiva tedesca Rtl tra gli elettori della fascia 18-29 anni la Linke è la forza politica che nelle ultime settimane è cresciuta di più, fino a conquistare il primo posto in classifica, con il 19% dei giovani che sarebbero intenzionati a votarli.
La Linke è popolare anche tra i giovanissimi. Nella settimana dal 7 al 14 febbraio si sono tenute le elezioni under 18, una delle più grandi iniziative educative extrascolastiche in Germania. I risultati sorridono al partito di Heidi Reichinnek, che ha ottenuto il primato con il 20,8%, seguiti dall’Spd al 17,9%.