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  • I repubblicani strappano al partito democratico 6 stati: Iowa, Florida, Ohio, Pennsylvania, Wisconsin e Michigan.
  • Il magnate newyorchese ai suoi sostenitori: “L’ America tornerà ad essere grande, ad essere la prima economia del mondo”.
  • Appello all’unità da parte di Trump: “Insieme rinnoveremo il sogno americano; nessuno verrà dimenticato”.
  • Trump: “Prometto che sarò il presidente di tutti gli americani. È giunto il momento di tornare uniti”.
  • Mike Pence, nuovo vicepresidente degli Stati Uniti: “È un momento storico”.
  • Donald Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Clinton telefona al vincitore, ammettendo la sconfitta.
  • Trump conquista il Wisconsin e diventa il nuovo inquilino della Casa Bianca. Il partito repubblicano controlla sia il Congresso sia il Senato.
  • Clinton diserta il discorso della resa. Amarezza e delusione fra il popolo democratico
  • Trump arriva al quartier generale repubblicano. A breve il discorso della vittoria.
  • “Andate a riposare”. John Podesta, l’organizzatore della campagna di Hillary Clinton, non parla ancora di sconfitta e invita i supporter democratici ad aspettare il risultato definitivo.
  • Il tweet di Marine Le Pen. Il leader del Front National si congratula “con il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump e con il popolo americano, libero”.
  • Clinton perde la Pennsylvania. Trump a un soffio da quota 270 grandi elettori, manca solo il dato definitivo.
  • A un passo dalla vittoria. Trump sorpassa Clinton anche in Pennsylvania.
  • La grande attesa. Tutto pronto per i festeggiamenti nel quartier generale di Trump.
  • Trump a meno di 40 voti dall’elezione. Secondo tutti gli osservatori è ormai certa la vittoria del tycoon, che tallona la Clinton anche in Pennsylvania.
  • Wisconsin e Iowa, secondo Fox, vanno a Trump. Secondo l’emittente americana i due Stati sono da assegnare definitivamente ai Repubblicani.
  • Rush finale. In Michigan, Wisconsin, Iowa, Utah e Arizon, tutti Stati in bilico o tendenzialmente democratici, sono in vantaggio i Repubblicani.
  • Trump verso la vittoria. Mentre I sostenitori della Clinton abbandonano le piazze, il tycoon si prepara al discorso della vittoria.
  • Mercati a picco. In forte flessione gli indici asiatici, sale la quotazione dell’oro (bene rifugio per eccellenza), cala quella del petrolio.
  • North Carolina a Trump. Un altro Stato in bilico, il North Carolina, è stato assegnato al partito Repubblicano. Secondo il New York Times le probabilità di vedere The Donald alla Casa Bianca sono ora al 95%.
  • Crolla il valore del Peso messicano. La moneta ha perso il 10% rispetto al dollaro, portando il suo valore ai minimi da oltre vent’anni.
  • La Florida ai Repubblicani. Lo Stato, considerato fondamentale per la vittoria finale, è andato a Trump.
  • I democratici sull’orlo del baratro. Secondo molti analisti, se la Clinton non riuscirà a recuperare in Wisconsin e in Michigan, la vittoria di Trump sarà inevitabile.
  • In Nebraska torna la pena di morte. Chiamati al voto, i cittadini dello Stato americano hanno deciso per il ripristino della pena capitale.
  • Le borse asiatiche crollano. L’indice Nikkei di Tokyo va giù del 4%.
  • Virginia ai democratici. La Clinton completa la rimonta in Virginia, ma preoccupano i dati in Michigan e Wisconsin, stati tendenzialmente democratici che per ora vedono in vantaggio i repubblicani.
  • L’Ohio è di Trump. Lo Stato, che faceva parte dei cosiddetti swing state determinanti per la vittoria finale, è stato assegnato a The Donald.
  • Continuano a crescere le chance di vittoria di Trump. 149 grandi elettori per Trump, 109 per la Clinton, secondo le stime della CNN.
  • Trump continua a crescere. Secondo il New York Times il tycoon ha tre possibilità su quattro di diventare il nuovo Presidente.
  • Seggi chiusi in Iowa e Nevada. Altri due swing state hanno chiuso i propri seggi: Iowa e Nevada (6 grandi elettori a testa). Urne chiuse anche in Montana (3 grandi elettori per Trump), Idaho (4) e Utah (6), dove a sorpresa potrebbe prevalere il candidato mormone.
  • Rimonta Clinton in Virginia. Sorpasso della Clinton in Virginia quando siamo al 92% dei seggi scrutinati: Hillary avanti di soli 0,2 punti percentuali. Ricordiamo che sotto lo 0,5% di margine i voti saranno ricontati. Per la Clinton, però, c’è un problema Michigan, stato nel quale Trump è avanti di circa 6 punti con il 18% dei seggi scrutinati.
  • Le proiezioni danno Trump alla Casa Bianca. Secondo il New York Times Donald Trump ha in questo momento (ore 3.46) il 59% di probabilità di diventare presidente. In Virginia è caccia all’ultimo voto, con Clinton che può ancora farcela (89% scrutinato, scarto di 0,7% a favore di Trump).
  • Borsa di Tokyo in ribasso. Gli investitori asiatici hanno reagito positivamente ai primi risultati in arrivo dagli Stati Uniti, dove Hillary Clinton è passata subito in vantaggio su Donald Trump in Florida. Il mercato ha poi raffreddato il suo entusiasmo quando i dati successivi hanno evidenziato un equilibrio tra i due candidati: il risultato sarà in bilico fino all’ultimo voto. Intorno alle 3.15 italiane, Trump è passato in vantaggio in Florida, Ohio e North Carolina, spaventando gli operatori di borsa e provocando una flessione di 1,5 punti percentuali.
  • Il punto sugli swing state. In Florida (95% dei seggi scrutinati) Trump ancora in vantaggio, anche la Georgia saldamente in mano a Trump. Anche in North Carolina e Ohio il tycoon è avanti. Clinton avanti in Pennsylvania, Maine, New Hampshire, Colorado e New Mexico.
  • Connecticut a Clinton, ma è testa a testa. Il New York Times assegna il Connecticut (7 grandi elettori), ma contemporaneamente fa scendere le proiezioni di Hillary al 50%. È testa a testa dunque per la Casa Bianca, con Trump che adesso spera.
  • Virginia sempre più vicina a Trump. 84% dei seggi scrutinati in Virginia, Trump avanti di più di due punti percentuali: Clinton rischia di perdere 13 grandi elettori che sembravano probabili.
  • Il tweet di Hillary Clinton. “Qualunque cosa accada, grazie di tutto”, Hillary Clinton omaggia con un tweet il suo staff.
  • Trump di nuovo avanti. 130 grandi elettori per Trump, 97 per Clinton: questa la situazione secondo le proiezioni poco dopo le 3 della notte italiana. Ricordiamo che i grandi elettori vengono assegnati in base ai risultati di ogni stato secondo un sistema maggioritario secco (basta avere un voto in più del rivale per ottenere tutti i grandi elettori di quello stato). In totale sono 538 i grandi elettori, ne servono 270 per arrivare alla Casa Bianca.
  • Chiusi i seggi nella maggior parte degli stati. Scoccate le 3, si sono chiusi i seggi in gran parte dell’America. Si comincia a scrutinare in Colorado, New Mexico e Arizona, swing state che assegnano in totale 25 grandi elettori. Rimangono aperte le urne in Iowa, Montana, Idaho, Nevada, Utah, Washington, Oregon, California, Hawaii e Alaska.
  • I referendum sulla cannabis. Secondo i primi dati in Florida e Arkansas è stata approvata la legalizzazione della cannabis a uso medico.
  • La Florida verso Trump. Si avvicina il momento decisivo in Florida, il principale degli swing state (29 i grandi elettori in palio). 75% dei seggi scrutinati, Trump in vantaggio 49,2% contro il 47,7% di Clinton.
  • Aggiornamento Ohio. Rimonta Trump in Ohio: 25% di schede scrutinate, Clinton avanti di un punto e mezzo (48,9% contro 47,1%).
  • La Borsa di Tokyo in rialzo. L’indice Nikkei apre le contrattazioni in rialzo dello 0,7% dopo le prime indicazioni arrivate dalle urne americane, con la Clinton in leggero vantaggio.
  • La Camera ai repubblicani. Secondo le proiezioni della Nbc la Camera dei rappresentanti rimane ai repubblicani.
  • Il punto sugli swing state. Detto della Florida (29 grandi elettori), in Georgia (16) largo vantaggio di Trump. North Carolina (15) e Ohio (18) verso la Clinton. In Maine (4), Pennsylvania (20), Michigan (16) e New Hampshire (4) lo spoglio è cominciato da poco.
  • Testa a testa serrato in Florida. Nel principale degli swing state, la Florida (che assegna 29 grandi elettori), Clinton e Trump sono talmente vicini che se finisse con meno dello 0,5% di margine tra i due candidati si dovrebbero contare di nuovo tutti i voti.
  • Il bilancio degli spari in California. Un morto e almeno tre feriti, questo quanto riporta la polizia di Azusa dopo la sparatoria avvenuta vicino al seggio elettorale. Il sospetto principale, ancora in fuga, sarebbe una donna “armata pesantemente”.
  • Trump ancora avanti in Virginia. Siamo al 40% di schede scrutinate: Trump è ancora in vantaggio col 52% contro il 42,8% di Clinton. Da ricordare che in Virginia erano dati favoriti i democratici.
  • Hillary davanti in Ohio. Con il 10% delle schede scrutinate, Hillary stacca Trump di dieci punti secondo diversi media americani
  • Miracolo per Trump. Dallo staff del candidato repubblicano si evoca un “miracolo” perchè possa trionfare The Donald
  • La Virginia si tinge di rosso. Trump davanti col 54% anche in Virginia con il 15% dei voti scrutinati. Hillary insegue col 41%
  • A Trump anche il West Virginia. Si colora di rosso anche il West Virginia: a Trump i 5 Grandi Elettori secondo le proiezioni
  • Marco Rubio rieletto Senatore. L’ex candidato alle primarie dei Repubblicani riconferma il suo seggio al Senato in Florida
  • Florida sul filo di lana. Con l’1% circa delle schede scrutinate, Trump è davanti col 51%, Hillary insegue al 47%
  • Primi Stati assegnati. Trump vince in Kentucky e Indiana, Hillary in Vermont – secondo le proiezioni accertate dai media americani
  • Spari nei pressi di un seggio in California. Sparatoria pochi minuti fa fuori da un seggio ad Azusa, in California: un morto e tre feriti secondo il Los Angeles Times
  • I primissimi dati. Trump davanti anche in New Hampshire col 52,5%; Clinton insegue al 41%. In Indiana The Donald al 70,5%, Hillary al 25,8%. Si tratta delle primissime cifre su poco più dell’1% dei voti scrutinati.
  • I primissimi dati. In arrivo le prime cifre: Trump al 67,9%, Hillary al 28,1% dalle primissime schede scrutinate in Kentucky
  • Veleni ad urne aperte. A seggi ancora aperti, prima bordata polemica dalla campagna di Trump: lo staff del candidato repubblicano ha presentato ricorso per le file di elettori ammessi al voto in Nevada oltre l’orario di chiusura. Ricorso già respinto dal giudice competente.
  • Orari chiave/2. All’una della notte italiana chiudono le urne anche in South Carolina, Vermont, Georgia e Virginia. Da tenere d’occhio in particolare gli ultimi due, possibili rivelatori delle tendenze nazionali
  • Orari chiave/1. Alla mezzanotte italiana comincia lo spoglio dei voti nei primi due Stati americani: Indiana e Kentucky
  • Le quote degli scommettitori. Alla vigilia del voto americano, 130 Milioni di dollari il giro d’affari delle scommesse sull’esito elettorale secondo Reuters. Queste le quote del colosso britannico delle scommesse Ladbrokes: Hilllary Clinton 1,20; Donald Trump 5,50 (quote 23h30 ora italiana)