Mentre il Medio Oriente si infiamma con un nuovo conflitto tra Iran e Israele, a Gaza si continua a morire. Anche mentre si cercano disperatamente cibo e acqua. Nella giornata di ieri, 16 giugno, secondo quanto riportato da Al Jazeera, forze dell’esercito israeliano hanno ucciso 59 persone mentre queste stavano tentando di procurarsi beni primari presso i centri di raccolta gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), sostenuta da Stati Uniti e Israele.

Morti in Palestina – Non è la prima volta che delle persone muoiono mentre sono in fila per assicurarsi cibo e acqua dai centri di raccolta. Secondo il ministero della Salute palestinese, almeno altre tre persone sono state uccise e circa una decina ferite mentre cercavano di avvicinarsi a un sito del Ghf vicino al cosiddetto Corridoio di Netzarim, sempre alla ricerca di pacchi alimentari per le loro famiglie. Almeno altre 10 sono state uccise e più di 50 ferite nel sud di Gaza, sempre in circostanze simili. Nel frattempo continuano anche i bombardamenti dell’esercito israeliano: 12 persone sono rimaste uccise in una raid nel sud di Gaza, mentre altre 7 a Beit Lahiya, nel nord dell’enclave. Almeno altre 8 poi in un attacco delle forze israeliane contro il campo profughi di Nuseirat.