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Ostaggi al museo del Bardo

Dopo che alcune notizie parlavano di un rinvio al 29 marzo, il ministro della Cultura tunisino ha annunciato che il museo del Bardo riaprirà oggi, 24 marzo. Lo ha riferito l’agenzia Ansa. Per domenica è invece prevista una marcia di solidarietà, indetta dal presidente Beji Caid Essebsi, che sfilerà dalla porta della medina Bab Saadoun al Bardo, e durante la quale verrà inaugurata una stele in onore delle vittime.

A Tunisi è arrivato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che ha fatto visita alle due italiane ferite nell’attacco e ancora ricoverate in ospedale. Poi il colloquio con Essebsi e il ministro degli Esteri Taieb Baccouche. È un’aria tesa quella che il ministro italiano sta respirando nella capitale tunisina: il premier Habib Essid ha licenziato il capo della polizia di Tunisi, il commissario responsabile per l’area in cui si trovano il museo del Bardo e il Parlamento, il responsabile per la sicurezza dei turisti e il capo di una brigata di intelligence. È stato invece arrestato il poliziotto che aveva abbandonato il servizio di guardia all’esterno del museo, prima dell’attacco.

Prosegue il tentativo di ricostruire con precisione le fasi della strage: una testimonianza importante potrebbe venire da un video, apparso sul sito di Repubblica, girato da una coppia di turisti di Latina. Nelle riprese si sente un primo sparo e poi una raffica: le persone cominciano a correre tra i saloni, raggiungono una porta indicata dalla guida e si fermano su una scala secondaria. Molti i turisti che fanno domande, ma l’esigenza di tutti è la stessa: non farsi sentire dagli attentatori.

Clara Amodeo