La conta dei danni non è ancora iniziata ma l’esplosione (su cui si rimpallano le colpe Russia e Ucraina) della diga di Nova Khakovka, nella regione di Kherson, è già considerata come uno dei peggior disastri ambientali degli ultimi decenni. Come un’emorragia che non intende fermarsi, l’acqua continua a uscire dallo squarcio nel muro della diga con forza e velocità spaventose: 30mila metri cubi al secondo. Intanto proseguono le operazioni di soccorso ed evacuazione per la popolazione lungo le due sponde del fiume Dnipro, attuale confine meridionale del conflitto tra Kiev e Mosca.