Il premier greco Antonis Samaras

Il Fondo monetario internazionale manda i greci sul lastrico. Con l’intervento del Fmi e la firma del memorandum con la troika (Ue, Bce e Fmi), in Grecia, le condizioni di vita sono peggiorate drasticamente e 8 famiglie su 10 non riescono a far fronte alle spese. Pagare le tasse, l’affitto e le bollette sta diventando un lusso per pochi, per non parlare della restituzione dei mutui contratti con le banche. E’ questo il drammatico quadro del Paese che emerge dal sondaggio della Public Issue. Nel 2012, il 41 per cento delle famiglie greche, cioè circa 1,5 milioni di nuclei famigliari, hanno chiesto prestiti bancari, un mutuo per la casa (il 25 per cento), per il consumo (10 per cento) oppure per l’acquisto di un’auto (4 per cento).  Negli ultimi tre anni, il 29 per cento delle famiglie ha chiesto la rinegoziazione del prestito mentre il 2 per cento, senza successo ha cercato di ottenere qualche facilitazione. Riguardo al pagamento regolare dei prestiti, il 78 per cento delle famiglie afferma di riuscire a pagare con molta difficoltà le rate alla scadenza, il 6 per cento non ci riesce affatto.

In questo scenario, il partito della sinistra radicale, Syriza, guidato da Alexis Tsipras, è tornato ad essere la prima formazione politica, anche se con un vantaggio minimo, meno di mezzo punto percentuale, sul secondo partito, Nea Dimokratia del premier Antonis Samaras. Secondo la stazione televisiva privata Alpha, Syriza raccoglie il 23,1 per cento delle preferenze contro il 22,8 di Nea Dimokratia. Al terzo posto, con il 10 per cento, si trova il partito filonazista Chrysi Avgì (Alba Dorata). Seguono il Pasok (socialista), Greci Indipendenti e il Partito Comunista.

Alla domanda su quale sarebbe il miglior premier al momento per il Paese, però, oltre la metà degli intervistati ha risposto Samaras, contro il 30,5 per cento che preferisce Tsipras. Nonostante le crescenti simpatie per le formazioni di sinistra, quindi, i greci continuano a vedere nel loro primo ministro l’interlocutore migliore con l’Europa.

Silvia Sciorilli Borrelli