Il capostazione di Larissa, secondo i media greci, avrebbe ammesso l’errore che ha causato lo scontro tra due treni avvenuto poco prima della mezzanotte di martedì 28 febbraio. L’uomo, 59enne, ha riconosciuto d’aver indirizzato il treno passeggeri sul binario sbagliato provocando lo schianto con un convoglio merci. Il treno passeggeri trasportava 352 persone, per la maggior parte studenti, che tornavano da Atene a Salonicco dopo il carnevale ortodosso. Intanto proseguono le operazioni di ricerca dei vigili del fuoco greci per estrarre e identificare tutti i cadaveri. Secondo il giornale greco Kathimerini, è salito a 46 il numero delle vittime accertate. Il Paese è sotto choc per il più fatale incidente ferroviario del Paese: indetti tre giorni di lutto nazionale.

I lavori dei soccorritori – La situazione è particolarmente difficile per i vigili del fuoco greci, chiamati ad estrarre le vittime da quelli che sono solo i rottami dei due treni. Conseguenza del fatto che i convogli viaggiavano ad alta velocità senza sapere di essere sullo stesso binario, e hanno per questo avuto uno scontro fortissimo: «Abbiamo visto persone, una ferita e tre già morte scagliate a una distanza di 30-40 metri dalla scena dell’impatto», ha detto un addetto ai soccorsi della Croce Rossa, citato dal sito d’informazione greco Efsyn.gr. Il treno passeggeri è deragliato e alcuni vagoni hanno preso fuoco, i primi due hanno raggiunto temperature introno ai 1300 gradi venendo carbonizzati: «C’erano urla, voci. La situazione più difficile era nelle prime 2-3 carrozze. Né noi né i vigili del fuoco siamo riusciti ad entrare, per le fiamme. Abbiamo aspettato 2-3 ore prima che il fuoco si spegnesse», ha raccontato il dirigente di EKAB (i servizi d’emergenza) della Tessaglia Yiannis Goulas a ERT, l’emittente televisiva di stato greca. Particolarmente critiche sono le operazioni per estrarre i cadaveri dal vagone ristorante che è stato completamente schiacciato nell’impatto, ha spiegato Vassilis Vathrakogiannis, addetto stampa dei vigili del fuoco: in quel punto sono stati recuperati già 7 corpi carbonizzati.

Le reazioni alla strage – In tutta la Grecia sono esplose proteste per l’incidente, alcuni manifestanti si sono scontrati con la polizia davanti alla sede di Atene della Hellenic Train, la compagnia responsabile della manutenzione delle ferrovie greche. Il sistema di trasporto su rotaia greco è sotto accusa, giudicato inadeguato e obsoleto. Sebbene l’incidente sarà forse da attribuire all’errore umano del capostazione di Larissa, questo si sarebbe potuto evitare se il sistema di segnalazione, che dovrebbe avvertire dove si trova il treno, fosse stato automatico e non manuale. Il primo marzo il sindacato dei ferrovieri, Pos, ha indetto 24h di sciopero: «La mancanza di rispetto mostrata nel tempo dai governi nei confronti delle Ferrovie greche ha portato a questo tragico risultato. Purtroppo le nostre continue richieste di assunzione di personale a tempo indeterminato, migliore formazione, ma soprattutto l’applicazione delle moderne tecnologie di sicurezza, vengono gettate nel cestino», si legge nel comunicato. Kostas Karamanlis, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, ha rassegnato le proprie dimissioni spiegando che: «È un dato di fatto che abbiamo ricevuto le ferrovie greche in uno stato non consono al XXI secolo. In questi 3 anni e mezzo abbiamo fatto ogni sforzo per migliorare questa realtà. Purtroppo non è stato sufficiente per prevenire un simile incidente. Quando succede qualcosa di così tragico, non è possibile andare avanti come se nulla sia successo. Per questo rassegno le mie dimissioni. È quello che mi sento in dovere di fare come segno minimo di rispetto alla memoria di chi se n’è andato in modo ingiusto». Karamanlis è stato sostituito da Giorgos Gerapetritis, già ministro di Stato, che ha promesso un indagine trasparente per far luce sull’accaduto.