Questa volta Kevin Spacey è finito davanti alle telecamere per un processo e non per un film. L’attore è stato ripreso in video e foto mercoledì mentre entrava nella Southwark Crown Court, il palazzo di Giustizia di Londra. Qui è iniziato il procedimento giudiziario che lo vede accusato, tra le altre cose, di violenza e aggressione sessuale da quattro uomini.

La prima udienza – Nella giornata di mercoledì, Spacey si è presentato solo per assistere al giuramento dei giudici popolari e alla lettura dei diversi capi d’imputazione. Prima che i membri della giuria fossero selezionati, il magistrato Mark Wall ha detto che Spacey sarebbe stato «lieto di sapere che molti dei potenziali giurati conosceranno il suo nome o avranno visto i suoi film». Il giudice ha chiesto di evitare indagini proprie, di attenersi alle prove e di non farsi influenzare dall’attenzione mediatica per il caso. Spacey è arrivato in taxi, vestito con un completo blu scuro e una cravatta rosa antico. Ai giornalisti che si affollavano davanti all’ingresso del tribunale non ha rilasciato dichiarazioni. Si è fatto fotografare e riprendere sorridente mentre salutava. Il processo inizierà concretamente venerdì 30 giugno, con l’ascolto di tutte le parti, e durerà quattro settimane.

La vicenda – Dodici le accuse contro la star di Hollywood, tra cui sette di violenza sessuale e altre di aggressione. I fatti per cui è a processo sarebbero avvenuti tra il 2001 e il 2013 per lo più in un contesto lavorativo. Tra gli episodi denunciati, l’attore avrebbe penetrato sessualmente una persona senza il suo consenso, e costretto un’altra a svolgere attività sessuali senza approvazione. Spacey avrebbe anche indotto una presunta vittima a mettere la mano sui suoi genitali almeno cinque volte, tra il 2004 e il 2005. Inoltre avrebbe praticato sesso orale a una persona non consenziente nel 2008. Spacey si è sempre dichiarato innocente.

La carriera – Sessantatré anni, due premi Oscar, Spacey ha smesso di lavorare come attore dall’inizio delle accuse. Era il 2017, nelle prime settimane del movimento #MeToo. Poco dopo è stato sostituito nel film Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott ed escluso dalla serie Netflix House of Cards, di cui era stato protagonista per cinque stagioni. Lo scorso gennaio, non senza contestazioni, aveva ricevuto in Italia un riconoscimento alla carriera nell’ambito di un premio, Stella della Mole, indetto dal Museo nazionale del Cinema di Torino. Per il comportamento di Spacey sul set, otto persone che hanno lavorato in House of Cards hanno parlato di un clima “tossico” per i giovani maschi. I ragazzi hanno detto di avere assistito o subito molestie sessuali, battute pesanti e comportamenti inappropriati da parte di Spacey.