Baran Kosari, 37 anni, è accusata per aver partecipato al funerale dell’attore Hesam Mahmoudi a capo scoperto. Shaghayegh Dehghan, 44 anni, perché, senza hijab, è entrata in un bar. Sono loro le due nuove attrici denunciate dalle autorità iraniane per non aver rispettato l’obbligo di indossare il velo in pubblico. Se processate, rischiano multe o pene detentive.
Nell’ultimo mese sono state numerose le celebrità accusate per aver infranto la legge sul velo. Nelle scorse settimane è toccato alle attrici Katayoun Riahi, Pantea Bahram, Afsaneh Baygan e Fatemeh Motamed-Aria. Sono conosciute e amata dal popolo iraniano. Tra queste, la 61enne Afsaneh Bayegan è protagonista della serie televisiva “Deev va Mahpishooni” (la Bella e la Bestia), mentre Fatemeh Motamed-Arya, 62 anni, è stata nominata dieci volte come miglior attrice al Fajr International Film Festival di Teheran.
Negli otto mesi dalla morte della ventiduenne Masha Amini le proteste delle iraniane contro l’obbligo di indossare l’hijab sono sempre più numerosi. Mentre le donne continuano a scoprire il capo, bruciare il velo e tagliarsi i capelli in segno di protesta, le autorità islamiche rafforzano la repressione. Il procuratore generale Mohammad Jafar Montazeri ha chiesto al Ministro dei trasporti iraniano di assicurarsi che le donne rispettino il codice di abbigliamento sugli aerei. Lo scorso mese sono state chiuse 150 attività commerciali, perché i dipendenti non avevano un abbigliamento conforme alla legge. Le autorità della Repubblica Islamica dell’Iran hanno affermato che avrebbero cominciato a usare nuove tecnologie per individuare le donne che violano la legge sul velo negli spazi pubblici.