John Fetterman (Fonte: Ansa Epa/Jim Lo Scalzo)

The Keystone State, ossia lo “Stato chiave di volta”: non poteva essere più azzeccato il soprannome della Pennsylvania, terreno di scontro decisivo tra democratici e repubblicani nelle elezioni di metà mandato dello scorso 8 novembre. Nel territorio che è stato a suo tempo determinante per la nascita degli Stati Uniti, John Fetterman è stato eletto senatore per il partito Democratico, riconquistando un seggio che era repubblicano dal 2011. Il suo successo ha contribuito ad arginare la preannunciata valanga rossa (negli Usa è il colore che identifica i conservatori), offrendo al Presidente Biden nuove speranze per la seconda metà del suo mandato.

Il profilo – Due metri di altezza per 180 kg di peso, Fetterman non è esattamente ciò che ci si aspetterebbe da un politico. Nato in Pennsylvania nel 1969, il neoeletto senatore ha scalato il suo partito grazie a uno stile inconfondibile, a cominciare dall’abbigliamento: pizzetto, felpa con cappuccio e tanti tatuaggi, tra cui i nomi delle vittime di arma da fuoco morte nel suo Stato. La sua carriera politica è iniziata a Braddock, cittadina simbolo della dismissione industriale di cui è stato sindaco dal 2006 al 2019. Lì Fetterman, alle prese con i problemi di spopolamento ed emarginazione, si è fatto notare dai vertici democratici. Tra questi Bernie Sanders, anima della sinistra del partito, ha scelto di sostenerlo in occasione della nomination democratica per la carica di vicegovernatore della Pennsylvania. Incassate le vittorie alle primarie e alle elezioni, in ticket con il governatore in carica Tom Wolf, Fetterman ha quindi ricoperto l’incarico dal 2019 a oggi.

Lo scontro decisivo – Certo di poter contare su una personalità forte e riconoscibile, il partito Democratico ha rinnovato la sua fiducia in Fetterman in vista delle elezioni di metà mandato del 2022, candidandolo per il Senato. Il suo sfidante era questa volta il “Dottor Oz della tv”, ovvero Mehmet Oz, ex cardiochirurgo e oggi celebre presentatore televisivo. Fino allo scorso maggio i sondaggi attribuivano un netto vantaggio a Fetterman, forte di un consenso trasversale tra l’elettorato della Pennsylvania. La sua esperienza come amministratore a Braddock lo rendeva ben visto dalla popolazione afrodiscendente, mentre il suo stile anticonformista lo allontanava dall’accusa di elitismo da parte della working class bianca. Il 13 maggio, però, un ictus ha colpito Fetterman, che, pur senza aver riportato gravi danni cerebrali, ha dovuto affrontare un periodo di riabilitazione. Alcune difficoltà di ascolto e parola si sono dimostrate anche durante il dibattito televisivo con il Dottor Oz, in cui Fetterman ha più volte tentennato. Il divario tra i due candidati nei sondaggi si è quindi ridotto sempre di più, fino a mettere in dubbio la vittoria dei democratici l’8 novembre.

Il trionfo – Con gli occhi del mondo puntati sulla Pennsylvania, la vittoria di John Fetterman è stata la conferma della tenuta democratica alle elezioni di metà mandato. Il 50,6% degli elettori ha dato la sua fiducia all’ex sindaco di Braddock, con punte del 63,2% nella “sua” contea di Allegheny. Il seggio di Fetterman è al momento l’unico passato dai repubblicani ai democratici, rappresentando per questo un successo ancor più netto per il partito del presidente. Nel suo discorso di vittoria, il neoeletto senatore ha ringraziato tutti gli elettori della Pennsylvania, promettendo di combattere per i diritti delle donne e dei lavoratori, affinché nessuno sia lasciato indietro. «Abbiamo scommesso sul popolo della Pennsylvania, e voi non ci avete deluso», ha poi concluso. Ma sulla vittoria di Fetterman era in gioco ben più di una scommessa: a rischio erano i prossimi due anni di presidenza di Biden, che saranno cruciali per il futuro degli Stati Uniti.