La città ucraina di Kherson è rimasta senza elettricità e risorse idriche dopo un attacco lungo l’autostrada Berislav-Kakhovka. Situazione è preoccupante anche a Kiev: c’è il rischio di un blackout energetico totale che comporterebbe l’evacuazione di tutti gli abitanti della capitale. La Russia, intanto, continua ad armarsi comprando nuovi missili dall’Iran, che già aveva fornito i droni che da settembre attaccano costantemente l’Ucraina.

Interviene l’Unicef – Per rendere meno pesante la situazione in cui si trova Kherson, l’Unicef ha deciso di consegnare 29 generatori di energia elettrica: 15 saranno utilizzati per l’assistenza sanitaria di base e in altre strutture mediche, gli altri serviranno a supportare i servizi idrici e di accesso all’acqua. Il rappresentante dell’Unicef in Ucraina Murat Sahin ha affermato che «l’accesso all’assistenza sanitaria e all’acqua è un diritto fondamentale, quindi l’accesso dei bambini ai servizi fondamentali deve essere ripristinato al più presto possibile”.

La capitale – I bombardamenti russi hanno colpito duramente le infrastrutture energetiche di Kiev  come centrali elettriche, bacini idrici, condutture e gasdotti: circa il 40% è stato danneggiato o distrutto. Lo scopo è quello di rendere la città è invivibile, lasciandola senza riscaldamento, senza elettricità e senza approvvigionamento idrico. Per evitare che questo accada è necessario acquistare generatori, garantire cibo e acqua potabile a tutti i cittadini, attrezzare siti specifici con impianti di riscaldamento in vista dell’inverno e proteggere le infrastrutture in pericolo. Un’altra operazione che potrebbe rivelarsi fondamentale è quella di imporre blackout programmati a rotazione per le regioni di Kiev, Chernihiv, Cherkasy, Zhytomyr, Sumy, Poltava e Kharkiv allo scopo di risparmiare energia. Al momento, le autorità ucraine raccomandano ai cittadini di prepararsi con scorte di cibo e acqua e, per chi ha la possibilità, di spostarsi fuori dalla città.

Russia – Per attaccare l’Ucraina la Russia ha utilizzato l’80% dei missili che aveva a disposizione. Gliene rimangono circa 120, di tipo Iskander, ma non bastano. Vadim Skibitsky, rappresentante della direzione principale dell’intelligence del ministero della difesa ucraina, afferma che il Cremlino sta concludendo accordi con l’Iran per comprare altri missili (modelli Fateh-110 e Zolfhagar) che arriveranno attraverso la Crimea e i porti russi nel Mar Caspio.

Iran – L’Iran è già un noto alleato della Russia, a cui ha fornito i droni che da settimane attaccano l’esercito ucraino. A tal proposito, Teheran ha dichiarato ieri che droni militari iraniani sono stati venduti ai russi, ma prima dell’inizio della guerra. Anche la Commissione Europea si è espressa a riguardo dichiarando che qualsiasi fornitura di armi alla Russia è condannata dall’Onu e che, in presenza di prove, ci saranno delle conseguenze per l’Iran.