Sono oltre 128mila le vittime di crimini di guerra in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, secondo le informazioni preliminari raccolte da Kiev. Lo dice Veronika Plotnikova, capo del centro di coordinamento per il sostegno alle vittime e ai testimoni della procura generale di Kiev, come riporta il Guardian. «Il numero delle vittime cresce ogni giorno», afferma Plotnikova, «stiamo creando un sistema di sostegno perché nessun ente governativo può provvedere a così tante vittime». Tra i crimini di guerra si annoverano attacchi deliberati contro civili, a siti culturali o istituzioni mediche, tortura e deportazioni. Il premier ucraino Denys Shmyhal in un’intervista a Euractiv ha detto: «La guerra in Ucraina sta passando il punto di non ritorno in termini di conseguenze per l’Europa e nessun Paese europeo rimarrà indenne se il conflitto non avrà un esito giusto». L’alto rappresentante dell’Ue Joseph Borrell ha commentato le elezioni in Russia ricordando che «si sono tenute anche sul territorio ucraino, violandone la sovranità».