Foto aerea rilasciata dal Dipartimento per le risorse idriche della California, 11 febbraio 2017. (William Croyle/California Department of Water Resources via AP) Fonte: ANSA

Se la diga di Oroville, in California, dovesse cedere, un muro d’acqua alto tre piani potrebbe abbattersi sulle città sottostanti. Per questo motivo, circa 200mila persone sono state costrette e lasciare le proprie abitazioni nel nord dello Stato. Il rischio del crollo dello sfioratore di emergenza della diga, la più alta degli Stati Uniti, potrebbe provocare il collasso di una parte della struttura, allagando l’intera zona. Nonostante il getto d’acqua che fuoriusciva dalla diga sia diminuito, resta l’ordine di evacuazione e continuano le operazioni per mettere in sicurezza la struttura. Nella notte il servizio metereologico nazionale (Nws) ha emesso una nuova allerta inondazione e da mercoledì 15 febbraio sono previste nuove intense piogge .

Le operazioni – Diversi elicotteri hanno lanciato sacchi di pietre all’interno della crepa, formatasi domenica 12 febbraio sul bordo della valvola di emergenza, per cercare di ripararla. Sono stati inoltre impiegati mezzi per la raccolta dei rifiuti che, riempiti con pesanti massi, hanno svuotato il loro carico nella valvola danneggiata. Le autorità hanno rassicurato i cittadini di aver scongiurato il pericolo immediato. L’obiettivo è quello di abbassare il livello complessivo dell’acqua prima dell’arrivo delle piogge previste per i prossimi giorni e del deflusso delle nevi sciolte in primavera.

L’evacuazione – Lunedì 13 febbraio le autorità californiane hanno ordinato un’evacuazione di massa per circa 200mila persone che vivono nei pressi del lago artificiale. Da due giorni, circa trecento agenti sovrintendono all’evacuazione e l’intera rete stradale è stata invasa da migliaia di vetture che cercano di lasciare la zona, causando ingorghi e traffico in tilt per ore. «Ci sono ancora molte incognite», spiega lo sceriffo della contea di Butte, Kory Honea. «Abbiamo bisogno di continuare ad abbassare il livello d’acqua del lago e dobbiamo dare al Dipartimento delle risorse idriche il tempo per valutare appieno la situazione in modo da capire se sia il caso o meno di ripopolare la zona». La California National Guard ha allertato 23mila soldati e i suoi piloti. Un ufficiale della Guardia Nazionale ha reso noto che otto elicotteri saranno impiegati per riparare lo sfioratore di emergenza della diga.

Le autorità – Il governatore della California, Jerry Brown, ha dichiarato lo stato di emergenza in tre contee nel nord dello Stato (Butte, Sutter e Yuba). Brown, in genere critico su molte iniziative del neo presidente, ha chiesto aiuto alla Casa Bianca per dare il via all’assistenza federale per le comunità colpite, e ha lodato il progetto di Trump di investire un trilione di dollari in infrastrutture. «La California e Washington lavoreranno in modo costruttivo per riparare le infrastrutture pericolanti nello stato», ha detto durante una conferenza stampa.

La diga – Situata a circa 250 chilometri a nord-est di San Francisco, la diga di Oroville, alta 230 metri e costruita tra il 1962 e il 1968, serve la rete idrica più grande della California e fornisce acqua per l’agricoltura alla Central Valley, per i residenti e per le imprese nel sud dello Stato. La crepa che ha fatto scattare l’allarme si era formata nello scarico di emergenza, utilizzato dopo che un altro canale era stato danneggiato dalle forti piogge. Il livello di acqua del lago non aveva mai raggiunto, in 50 anni, un’altezza tale.