La bandiera della Grecia e dell'Ue

La bandiera della Grecia e dell'Ue

Dopo il nulla di fatto sugli aiuti alla Grecia con cui ieri, martedì 20 novembre, si è conclusa l’ultima riunione dell’Eurogruppo, la cancelliera tedesca Angela Merkel oggi pare ottimista. E ha dichiarato che “c’è la possibilità di arrivare ad un accordo lunedì prossimo”.

“E’ una buona notizia che la Troika abbia detto che le misure prioritarie sono state realizzate in Grecia”, ha aggiunto la Merkel al Bundestag, durante il discorso sul bilancio 2013, pur precisando che i problemi dell’Europa non possono essere risolti da un giorno all’altro.

Per avere il via libera sul pacchetto da 44 miliardi di euro, la Grecia dovrà aspettare ancora almeno lunedì prossimo, giorno in cui l’Eurogruppo ha fissato una nuova riunione straordinaria per cercare di sbloccare la trattativa, saltata a notte fonda per le resistenze della Germania e del Fondo Monetario Internazionale.

Nella riunione di ieri, l’Eurogruppo (il coordinamento dei ministri dell’Economia dell’Eurozona) puntava a risolvere la questione complessiva degli aiuti alla Grecia. L’intesa, però, non c’è stata. Restano ancora divergenti le posizioni di Eurogruppo e Fmi sulla sostenibilità del debito. L’Eurozona sarebbe favorevole a prorogare di due anni i paletti per il rientro dal debito (ad oggi il Pil dovrebbe scendere al 120 per cento entro il 2020), mentre l’Fmi non intende cedere.

Duro è stato il commento del primo ministro greco Antonis Samaras, che ha lanciato l’allarme sul rischio di una destabilizzazione dell’intera Eurozona: “I nostri partner e il Fondo monetario internazionale hanno il dovere di fare ciò che devono, non è solo il futuro del nostro Paese, ma la stabilità dell’intera zona euro a dipendere dal successo dell’esito di questo impegno dei prossimi giorni”.

Stefania Cicco