Da «donna malvagia» (Elisabetta II dixit) a futura regina. Dopo anni di critiche e accuse, Camilla Parker è riuscita a conquistare il cuore della suocera un tgempo orstile  e quello dei sudditi. Il 6 febbraio, in occasione dell’apertura del giubileo di platino per il settantesimo anno di regno di Elisabetta, la più longeva sovrana della storia inglese, ha onorato la moglie del futuro re Carlo con il titolo di regina consorte.

L’incontro fatale – Un titolo che non è appartenuto neppure a Filippo d’Edimburgo, che fu solo “principe consorte”. Così la donna che per lungo tempo è stata solo “l’amante”, la terza incomoda nel matrimonio tra Carlo e Diana Spencer, ascenderà al trono assieme al marito. Un riconoscimento che arriva al termine di una campagna più che ventennale per ristabilire l’immagine pubblica della futura coppia reale. Camilla Shand incontrò il principe Carlo nel 1971. Lui non ancora impegnato ufficialmente, lei da tempo legata ad Andrew Parker Bowles, un ufficiale dell’esercito inglese. Un amore a prima vista, si direbbe, che si concluse bruscamente nel 1973, quando Carlo si arruolò nella Marina britannica e Camilla sposò Parker Bowles.

La rivale di Diana – I due si riavvicinarono sul finire degli anni Settanta, nello stesso periodo in cui la relazione del principe con Diana Spencer attraversava un momento critico. Da quel momento i rapporti con le due donne proseguirono paralleli: ufficiale quello con Diana, benvoluta dalla famiglia reale e adorata dagli inglesi, e in segreto quello con Camilla, anche dopo il matrimonio reale del 1981 e fino al 1992, quando la relazione fedifraga divenne di dominio pubblico. Da lì ai divorzi passarono altri tre anni; nel mezzo, uno scandalo (il “Camillagate”) scoppiato dopo la pubblicazione di alcune telefonate intime tra Carlo e Camilla risalenti al 1989 e l’ammissione ufficiale dell’adulterio da parte dell’erede al trono. In quel momento la reputazione dei due toccò il minimo storico.

Tenacia e simpatia – Nonostante Carlo avesse definito “non negoziabile” la relazione con l’amante, solo nel 1999, a due anni dalla tragica morte di Diana sotto il cavalcavia parigino dell’Alma, i due si concessero la prima uscita pubblica ufficiale. L’anno successivo, Camilla fu presentata alla regina Elisabetta, che la riteneva responsabile del fallimento del matrimonio del figlio con una donna amata tanto da lei quanto dagli inglesi. Ma i rapporti sono andati migliorando col tempo, specie dopo il nuovo matrimonio reale nel 2005. Certo ha aiutato la caparbietà di Camilla, che ha fatto il possibile per entrare nelle grazie di Sua Maestà e dei suoi sudditi, a partire dall’impegno sociale contro la violenza domestica e sessuale alle attività di beneficienza. E male non ha fatto il suo apprezzato senso dell’umorismo.

Galeotto (non è più) il divorzio – La duchessa di Cornovaglia è riuscita a conquistare la regina, che nel giro di quaranta giorni l’ha prima ammessa nell’Ordine della Giarrettiera – il più antico e importante ordine cavalleresco britannico, ventinove i membri attuali – e poi ha messo per iscritto «il desiderio che, quando il momento verrà, Camilla sia riconosciuta come Regina Consorte». E così, neppure novant’anni dopo, nella casa reale l’evoluzione è completa: da Edoardo VIII, costretto ad abdicare per convolare a nozze con la divorziata americana Wallis Simpson, a Camilla, divorziata anche lei ma futura testa coronata.