Nel 2014 ci sono stati quasi 14 milioni nuovi migranti forzati, quattro volte il numero del 2010.

Nel 2014 ci sono stati quasi 14 milioni nuovi migranti forzati, quattro volte il numero del 2010.

I migranti forzati nel mondo sono 59,5 milioni. Un incremento mai visto in un solo anno. Nel 2013 erano più di 50 milioni, la cifra più alta dalla seconda guerra mondiale. Questo il responso di “Global Trends”, il rapporto annuale dell’Unhcr (l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), pubblicato giovedì 18 giugno.

Tra le persone che lasciano la loro terra a causa di conflitti, guerre e persecuzioni, la maggior parte è costituita da sfollati all’interno del proprio Paese (38,2 milioni), quasi venti milioni sono rifugiati (di cui metà bambini) e più di un milione e mezzo è in attesa di risposta alla domanda di asilo. Nella mappa delle migrazioni è la Siria il Paese da cui parte il numero più consistente di sfollati interni (7,6 milioni) e di rifugiati (quasi quattro milioni), seguita da Afghanistan (2.590.000) e Somalia (circa un milione). Il Nord Europa, in modo particolare Germania e Svezia, sono le destinazioni prescelte.

Marta Latini