Notizie incerte – Sempre secondo il Post, sembra che una persona di nome al Qardash fosse stata arrestata lo scorso anno (quindi prima dell’omicidio di al-Baghdadi) dalle Forze Democratiche Siriane, una coalizione arabo-curda che lotta contro lo Stato Islamico, e che sia stata consegnata in questi giorni alle forze irachene. Al Qardash non sarebbe affatto il capo dell’Isis, ma un membro del suo comitato esecutivo. Il vero capo dell’Isis sarebbe, secondo un articolo di Martin Chulov sul Guardian di oltre tre mesi fa, Amir Mohammed Abdul Rahman al Mawli al Salbi, iracheno turcomanno al momento a piede libero. Sarebbe stato eletto come nuovo leader dell’organizzazione terroristica subito dopo l’uccisione di al-Baghdadi (dato confermato da due servizi diversi di intelligence) e non ci sono notizie che non lo sia ancora. Uno dei nomi di guerra con cui è conosciuto al Salb è Abdullah Qardash, molto simile a quello di al Qardash: da qui forse la confusione in Italia. Anche il fatto che Al Arabiya e Sky News Arabia abbiano riportato le parole delle forze irachene al momento dell’arresto, che parlavano del «candidato a succedere ad Abu Bakr al-Baghdadi», hanno probabilmente alterato la comunicazione.
Fare chiarezza – La versione del Post sarebbe confermata da opinioni di esperti e consulenti sul tema. Nibras Kazimi, esperto di Isis e terrorismo, ha scritto su Twitter che Abdul Nasser al Qardash, l’uomo presente sulla stampa italiana, è stato semplicemente trasferito due settimane fa dalle Forze Democratiche Siriane agli iracheni, anche se non è chiaro per quale ragione. Confermato, questo, anche dal consulente del governo iracheno Husham al Hashimi, che martedì aveva twittato di avere intervistato proprio Abdul Nasser al Qardash.
