Palmira

La città di Palmira, in Siria (Epa)

L’Isis conquista la città di Palmira, in Siria, dopo giorni di combattimento. In queste ore i jihadisti dello Stato Islamico hanno ucciso decine di militari governativi e miliziani lealisti che stavano tentando di scappare. L’annuncio è stato dato dalla tv di Stato siriana: “La milizia pro-governativa siriana ha cominciato a evacuare i cittadini di Palmira, dopo che miliziani dello Stato Islamico sono entrati in città”. Conferme sono arrivate dalle foto e dai video pubblicati online dagli stessi militanti dell’Isis, in cui vengono mostrate decapitazioni di siriani dentro e fuori Palmira.

La battaglia per la città siriana è durata tutta la notte: cento sono state le vittime tra le fila delle forze filogovernative. Palmira è un obiettivo strategico per l’Isis perché si trova a soli 200 chilometri da Damasco, capitale della Siria.

L’Isis ha cominciato la sua avanza su Palmira, il cui sito archeologico è Patrimonio dell’Unesco, lo scorso 13 maggio, arrivando alle porte della città il giorno seguente e aveva già tentanto un primo assalto il 16 maggio. Assalto che però era stato respinto dall’esercito siriano. La svolta è arrivata il 20 maggio, quando i jihadisti avevano imposto il coprifuoco totale in tutte le strade di Palmira, e da molte ora era stata sospesa la fornitura di energia elettrica. All’Ansa alcune fonti hanno confermato il controllo totale della città da parte dell’Isis e rastrellamenti casa per casa: si cercano ribelli e lealisti del governo siriano. Nel frattempo l’Isis ha diffuso un messaggio agli abitanti di Palmira invitandoli a non “non collaborare con le bande di Assad”.

Chiara Baldi