“Non invieremo truppe in Africa, ma forniremo supporto logistico all’operazione con aerei cargo e basi aeree”. Lo hanno detto al Senato il ministro degli Esteri Giulio Terzi e il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola.

L’Italia avrà lo stesso ruolo di Gran Bretagna, Germania, Danimarca e Belgio, che hanno già deciso di aiutare le truppe dell’esercito francese contro i ribelli islamici.  Nella riunione dei Ministri degli Esteri di domani a Bruxelles si parlerà poi dell’urgenza di inviare alcuni uomini che contribuiranno alla formazione dell’esercito locale che finora non ha saputo far fronte all’insurrezione.

”La situazione sul terreno nel Mali è precipitata in modo inaspettata – ha aggiunto Terzi – e perciò si è reso necessario un intervento immediato di contrasto alle azioni della jihad prima che si radichino nelle città”

Intanto il ministro della Difesa francese Jean-Ives Le Drian ha annunciato le forze di terra dell’esercito si stanno dirigendo in queste ore verso nord, che nei giorni scorsi è stato bombardato dall’Aviazione. Dopo aver presidiato Bamako, la capitale del Paese, per proteggere e garantire la sicurezza della popolazione locale e dei cittadini europei, le truppe francesi si stanno ora preparando all’attacco via terra che avverrà nelle prossime ore. Dalla Costa d’Avorio poi sono arrivati anche mezzi corrazzati che serviranno per la seconda fase della guerra.

“Siamo in una situazione del tutto positiva se paragonata alla settimana scorsa, ma la battaglia continua e sarà lunga – ha detto  Le Drian -. L’obiettivo è fare in modo che il Mali ritrovi la sua sovranità sull’insieme del territorio”.

Enrico Tata