«Sospesa fino a nuovo ordine». La campagna elettorale per le votazioni dell’8 giugno è stata interrotta a seguito dell’attentato terroristico che nella notte del 22 maggio ha sconvolto la città di Manchester. Unanimi nella decisione tutti i partiti impegnati nelle elezioni: dai conservatori, ai laburisti, dal movimento per l’indipendenza scozzese, agli attivisti dello Ukip. E non c’è tempo per lo shock: la premier Theresa May ha scelto di reagire subito, convocando in mattinata a Downing street la riunione d’urgenza del comitato Cobra per la lotta al terrorismo.

C.O.B.R.A. –  Cabinet Office Briefing Rooms, è questo il nome completo. Una riunione straordinaria tra il Consiglio dei ministri e i vertici di polizia e servizi britannici che si riunisce in seguito a eventi di estrema emergenza. La prima volta fu convocato nel 1972, in seguito allo sciopero dei minatori inglesi contro il governo. Più recentemente è stata indetta dopo gli attacchi dell’11 settembre, dopo l’attentato di Londra nel 2005 e in seguito agli eventi di Parigi, Bruxelles e Westminster degli ultimi tempi. Il suo compito sarà chiarire gli eventi che hanno portato nella notte al più grave attentato terroristico su suolo britannico dopo le bombe nella metropolitana della City e gestire l’emergenza che al momento conta 22 morti, 59 feriti e otto dispersi.

«Un orrendo attacco terroristico» – Così lo ha definito la stessa May che ha diffuso nella notte un messaggio di solidarietà alle famiglie che hanno perso i propri cari all’ingresso della Manchester Arena, il palazzetto dove è avvenuta l’esplosione. Ma a rilasciare note ufficiali per conto del governo è stata la segretaria per gli affari interni Amber Rudd: «Si è trattato di un attacco indirizzato alla parte più vulnerabile della nostra società. La sua intenzione era quella di seminare il terrore e dividerci. Ma non ci riuscirà», ha dichiarato il ministro. «Manchester è già stata colpita in passato dal terrorismo. Ma il suo spirito non è stato piegato».

Opposizione solidale  – Uniti nel cordoglio anche i leader dell’opposizione che all’unanimità hanno deciso di sospendere la campagna elettorale di fronte al dolore per la morte dei ragazzi che assistevano al concerto della pop star Ariana Grande. Il leader dei laburisti inglesi Jeremy Corbyn ha affidato a Twitter le sue parole, ringraziando i servizi d’emergenza per il loro coraggio e la loro professionalità. «Ho parlato con il primo ministro e siamo d’accordo sul sospendere la campagna elettorale fino a nuovo ordine», ha scritto.

 

 

Rinviati quindi i comizi e gli appuntamenti di tutti i partiti politici impegnati nelle elezioni legislative. «Alla luce di quello che è successo, ho sospeso la campagna elettorale dello Ukip per le elezioni generali», con queste parole Paul Nuttal, leader del movimento populista inglese dopo le dimissioni di Nigel Farage, si è unito alla decisione dei rivali politici. «I miei pensieri e le mie preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti dagli eventi della scorsa notte a Manchester».

Anche Nicola Sturgeon, primo ministro scozzese che avrebbe dovuto lanciare proprio martedì 23 maggio il manifesto elettorale dell’SNP, il partito nazionale scozzese, non andrà avanti nella campagna politica. Sturgeon ha poi assicurato la sua collaborazione con Downing street. «Il governo scozzese sta lavorando con la polizia scozzese e il governo inglese allo scopo di assicurare la totale comprensione dei fatti». Ha poi annunciato la convocazione di una riunione del Consiglio dei ministri scozzese per ricevere qualsiasi aggiornamento possa provenire da Manchester.