«I giovani di Manchester sono stati uccisi da malvagi perdenti. Non mostri – ha precisato Donald Trump -, solo dei perdenti. Questa ideologia perversa – ha concluso – va annientata, e intendo dire completamente annientata, e le vite innocenti vanno protette». Così il presidente degli Stati Uniti ha commentato l’attentato della notte del 22 maggio nella città inglese. Ha parlato da Betlemme prima del suo incontro con il Presidente palestinese Abu Mazen che ha del pari condannato con forza l’attentato. Anche Benjamin Netanyahu, premier israeliano incontrato dal tycoon ieri, ha inviato le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime, aggiungendo che «il terorrismo è una minaccia mondiale e i paesi civili devono agire assieme per sconfiggerlo ovunque».
Medio Oriente – Dal Medio Oriente si è levata anche la voce del ministro degli Esteri iraniano Bahrem Qasemi, che ha condannato l’attacco «violento e disumano» e ha invitato i paesi che sono stati vittime del terrorismo a un «confronto serio e sincero contro gli estremisti e i movimenti terroristici, con unità e determinazione. Il ministro degli Esteri turco, in una nota dopo l’attacco, ha espresso vicinanza al Regno Unito, ricordando come «anche la Turchia purtroppo conosce e sente il dolore di brutali assalti di questo tipo organizzati da poteri inumani».
Europa – Da Bruxelles, la sede dell’Unione europea da cui la Gran Bretagna si appresta a uscire, è arrivato il messaggio di Jean Claude Juncker, presidente della Commissione europea, il quale, dopo aver espresso lo shock e il cordoglio con cui ha appreso la notizia, ha denunciato come «ancora una volta, il terrorismo ha cercato di instillare la paura là dove ci dovrebbe essere gioia, di seminare la divisione là dove i giovani e le famiglie dovrebbero riunirsi assieme nella festa. Oggi – ha aggiunto in conclusione alla sua nota Juncker – siamo in lutto con voi. Domani lavoreremo fianco a fianco per combattere contro chi cerca di distruggere il nostro modo di vivere».
Anche il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani si è detto «scioccato» per l’accaduto. «I nostri pensieri e le nostre preghiere – ha scritto su Twitter – sono con le vittime e le famiglia di chi è stato colpito».
Da Parigi Emmanuel Macron ha espresso «orrore e costernazione» per l’attentato, mentre Angela Merkel si è detta sicura che «questo attentato terroristico potrà solo rafforzare la nostra determinazione ad andare avanti con i nostri amici britannici contro coloro che pianificano e realizzano atti di disprezzo per il genere umano».
Qui Italia – Se nel resto del mondo le reazioni sono perlopiù affidate a note ufficiali o dichiarazioni, i politici italiani questa mattina hanno parlato attraverso i social. «L’Italia – ha twittato il premier Paolo Gentiloni – si unisce al popolo e al governo britannici. I nostri pensieri alle vittime dell’attacco di Manchester e alle loro famiglie». L’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi ha condannato l’accaduto con un post su Facebook: «Seminare la morte in un concerto, tra giovanissimi, mentre dovrebbe regnare la musica. Ciò che è accaduto a Manchester spezza il cuore. Una preghiera un pensiero per quelle famiglie devastate da un dolore che inizia oggi e non avrà più fine». Il segretario Pd ha poi pubblicato su Instagram una foto della bandiera inglese con la scritta «our thoughts are with Manchester».
Più orientate politicamente le parole dei leader del centro-destra. Matteo Salvini ha espresso su Facebook il suo sdegno: «Mentre qualcuno prepara gessetti colorati e marce per la pace, io penso che l’unica risposta possibile siano tolleranza zero, controlli a tappeto e l’uso della forza. In guerra, chi tace o collabora è un complice. Una preghiera per i poveri morti». Anche Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia, ha preso posizione su Fb: «I siti internet della jihad in festa di fronte a bambini che muoiono. Non ne possiamo più del buonismo: l’Europa reagisca senza pietà per schiacciare questi assassini. Cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo britannico»