Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (foto Ansa)

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (foto Ansa)

Fiducia nei giudici indiani, ma con un distinguo. Dei marinai italiani trattenuti da dieci mesi in India ha parlato, martedì 18 dicembre, il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, che ha incontrato i due militari nei giorni scorsi.

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono sotto processo per la morte, in acque internazionali, di due pescatori dello Stato meridionale del Kerala. “Questo spostamento a domani dell’esame sulla licenza per le festività natalizie – ha dichiarato il ministro nella conferenza stampa di fine anno – è nella prassi di qualunque attività processuale”. Il motivo: “È un caso delicato e quindi il giudice si prende un giorno per decidere”.

Nessun dubbio – spiega Di Paola – sul fatto che l’Alta Corte capirà le “ragioni di umanità” alla base della richiesta. Un permesso di due settimane per consentire ai due marò, in carcere dal 5 marzo, di passare le feste in famiglia. Mentre è dal “nostro pieno diritto e sul diritto internazionale” che deriva la fiducia nella sentenza definitiva della Corte Suprema. Sentenza attesa, finora invano, prima di Natale.

Giuliana Gambuzza