La Lega Araba riunta in Kuwait (foto Ansa)

La Lega Araba riunta in Kuwait (foto Ansa)

Dal Kuwait alla fine è arrivato un no, forte e chiaro. La Lega Araba, riunita da due giorni nell’emirato, mercoledì ha rifiutato categoricamente qualsiasi riconoscimento di Israele come Stato Ebraico. La risoluzione finale del summit è stata diffusa sul sito del quotidiano egiziano al Ahram. La richiesta di riconoscimento era stata avanzata da Israele, come precondizione per raggiungere un futuro accordo di pace con i palestinesi.

La Lega Araba ha anche deciso di inviare ogni mese all’Autorità Nazionale Palestinese una somma di 100 milioni di dollari, per «sostenere attivamente la nuova Palestina». Costruire uno Stato palestinese indipendente, dai governi dei Paesi arabi riuniti nel vertice annuale della Lega, è considerata una «necessità». Gioisce Abu Mazen, per una scelta che se da una parte rischia di interrompere le trattative di pace volute da Obama e da Kerry, dall’altra consente l’arrivo in Palestina di ingenti risorse finanziarie.

Al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, i Paesi arabi riuniti in Kuwait hanno infine chiesto di intervenire per fermare le violenze in Siria. «Il Consiglio di Sicurezza – ha detto in una conferenza stampa Nabil al Araby, segretario generale dell’organizzazione – deve fare due cose: adottare una risoluzione per fermare i combattimenti e adottare misure per mettere fine alla tragedia umanitaria senza precedenti che vede sei milioni di rifugiati all’interno del Paese e tre milioni all’estero».

Davide Gangale