Un ponte lungo l’Atlantico tra Stati Uniti e Unione europea. L’obiettivo di Giorgia Meloni è chiaro: fare da intermediaria tra Donald Trump e i Ventisette. La presidente del Consiglio ha probabilmente in agenda un viaggio a Washington per il prossimo 16 di aprile. L’ambasciata è già stata allertata. Sul tavolo dello Studio Ovale ci sarà la questione dei dazi imposti all’Ue, che rischia di avere grosse ripercussioni sull’export di alcuni prodotti italiani. E proprio per questo la presidente del Consiglio spingerà per fissare dei dazi reciproci al 10%, più bassi rispetto a quelli in vigore dallo scorso 2 di aprile. Cancellarli, ad oggi, sembra improbabile, se non addirittura impossibile.

Dazi – Tra tutti i leader dell’Unione europea Giorgia Meloni è l’unica che può vantare un rapporto cordiale con il presidente degli Stati Uniti. E proprio su questo farà leva nel prossimo incontro ufficiale alla Casa Bianca. L’obiettivo è quello di evitare una guerra commerciale. Il commissario Ue al commercio Maros Sefcovic intanto ha chiesto che «chi ha buoni rapporti con l’amministrazione Trump, si adoperi per facilitare il dialogo tra Usa e Ue». Difficile pensare che il volo di Meloni a Washington sia legato solo agli interessi economici italiani. L’Unione è infatti un mercato unico e «la competenza è esclusiva della Commissione» ha ricordato il ministro degli esteri Antonio Tajani. Nel frattempo Giorgia Meloni, in un suo videomessaggio, inviato al congresso della Lega di Matteo Salvini, ha detto che «certamente non condivide la scelta degli Stati Uniti di imporre i dazi, ma che è comunque pronta a mettere in campo tutti gli strumenti possibili, da quelli negoziali a quelli economici, per sostenere le imprese italiane».

Consiglio Affari esteri – Oggi, 7 aprile, si terrà in Lussemburgo il Consiglio Affari esteri. All’incontro sarà presente anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Sul tavolo, tra le altre, la questione dei dazi. «Occorre scongiurare una guerra commerciale – ha detto Tajani -. Sarebbe contro i nostri interessi. L’obiettivo primario deve essere la tutela del nostro sistema produttivo e del nostro export». I ministri del Commercio dei Ventisette discuteranno oggi per la prima volta le risposte da adottare nei confronti degli Stati Uniti. i Paesi sono ancora lontani da un accordo, con l’Italia che chiede a gran voce di evitare dei contro-dazi che potrebbero portare a un’escalation. Una fonte diplomatica Ue ha riferito che l’obiettivo di oggi a Lussemburgo è quello di «uscire dalla riunione con un messaggio unitario, tenendo sempre presente che le politiche commerciali sono di competenza esclusiva della Commissione».