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L’abito è nero, a simboleggiare il lutto della Nazione, in una «giornata molto difficile per la Germania».  Angela Merkel parla in conferenza stampa da Berlino, dopo l’attentato avvenuto nella piazza di Breitscheidplatz, nella sera di ieri, lunedì 19 dicembre. E’ provata, ma non cede all’emozione. Con voce ferma dichiara: «Dobbiamo desumere che si tratti di un attentato terroristico» e promette: «Cercheremo con ogni mezzo di punire i colpevoli».

Nel corso del suo breve intervento la Cancelliera si dice: «Inorridita, scossa e profondamente triste» per quello che definisce «un atto barbaro e inconcepibile».  Ringrazia le forze dell’ordine, i medici e tutti coloro che si sono adoperati per prestare soccorso alle vittime. Ricorda che in questo momento la priorità sono i feriti: «Tutto il Paese è con loro», afferma, augurandosi che possano presto guarire e tornare a festeggiare il Natale.

Il terrore non deve costringere i tedeschi a rinunciare alle proprie abitudini, questo è il suo messaggio. «Non vogliamo vivere con la paura del male», dichiara con forza.  Annuncia poi di aver convocato il gabinetto di sicurezza del governo, per fare il punto della situazione e assicura:  «Anche se in queste ore risulta difficile troveremo la forza per vivere come desideriamo in Germania, liberi, insieme e aperti».

A proposito dell’attentatore, un giovane di 23 anni di origine pakistana, che sembra avesse fatto richiesta di asilo, dice: «So che per noi tutti sarebbe particolarmente difficile da tollerare se si confermasse che a compiere questo atto e’ stata una persona che ha chiesto protezione e asilo in Germania». Lascia tuttavia intendere che sul tema dell’accoglienza il governo tedesco non farà marcia indietro: «Continueremo a dare sostegno alle persone che chiedono di integrarsi nel nostro Paese».

Risponde così alle polemiche sollevate dalla sfidante Frauke Petry, leader del movimento di estrema destra Alternative für Deutschland, che, poche ore dopo l’attentato al mercatino di Natale, aveva lanciato una dura accusa contro di lei, scrivendo su Twitter: «Sono i morti della Merkel».

Il capo del governo tedesco, mostra coraggio nel parlare ancora di integrazione e smentisce in parte l’ipotesi di una sua virata a destra dopo il congresso della Cdu. Nonostante Merkel si sforzi di rassicurare il suo elettorato, dicendo: «Dobbiamo restare solidali e uniti»,  l’attacco di ieri tuttavia potrebbe avere forti ripercussioni sulle prossime elezioni e frenare la corsa di Angela verso la riconferma.