Sono tredici le vittime di una violenta tromba d’aria che ha colpito lunedì 25 maggio la città messicana di Ciudad Acuña, a pochi chilometri dal confine con il Texas, nello Stato di Coahuila. Il tornado, che nel momento di massima violenza ha raggiunto la velocità di 300 chilometri all’ora, si è formato all’improvviso, non lasciando scampo ai cittadini che si trovavano all’esterno delle proprie abitazioni.
Oltre ai 13 morti, tra cui tre bambini, si contano diverse centinaia di feriti di cui alcuni molto gravi. Per questa ragione, le autorità messicane temono nei prossimi giorni un peggioramento del bilancio delle vittime.
Secondo il Servizio meteorologico messicano, si tratta del più violento tornado nel Paese degli ultimi 15 anni. Evaristo Lenin Perez, sindaco di Ciudad Acuña, ha dichiarato che in cento anno di storia la città non era mai stata colpita da una tromba d’aria di queste proporzioni. Mentreil presidente messicano Enrique Pena Nieto, subito dopo la tragedia, ha visitato la città per far sentire la sua vicinanza ai parenti delle vittime.
Non è la prima volta che la striscia di terra al confine tra Usa e Messico viene colpita da un tornado. Di recente, alcune trombe d’aria si erano registrate anche in territorio americano, nel quadro di un’ondata di maltempo che negli scorsi giorni ha provocato otto morti tra Oklahoma e Texas.
Roberto Bordi