L’Organizzazione internazionale per le migrazioni lo aveva previsto la settimana scorsa. “Siamo a quota 991.000 migranti, ma i flussi di quest’anno sono così preoccupanti che siamo sicuri di superare il milione in pochi giorni”, aveva detto il portavoce Joel Millman. Così è stato, e la cifra totale è quattro volte più alta rispetto al 2014. A pochi giorni dalla chiusura dell’anno, cinque cifre tracciano il bilancio delle migrazioni in questo 2015.

1.005.504 – I migranti e rifugiati entrati in Europa negli ultimi 12 mesi. Si tratta di ingressi avvenuti attraverso sei Paesi dell’Unione europea: Grecia, Bulgaria, Italia, Spagna, Malta e Cipro.

3.700 – I morti, in fuga da Africa e Medio Oriente, nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. Gli ultimi 18, tra cui 10 bambini e una donna al quarto mese di gravidanza, hanno perso la vita in mare sabato 19 dicembre. Partiti dalla Turchia, erano su un barcone diretto verso Kos.

GREECE-IMMIGRATION-POLICE

Diciotto vittime nell’ultimo naufragio al largo del mar Egeo

800.000 – Gli arrivi in Grecia dalla Turchia. Le acque del mar Egeo, quella parte di Mediterraneo tra il sud della penisola balcanica e l’ovest dell’Anatolia, sono quelle più attraversate dai profughi.

455.000 – I siriani in fuga. Il Paese dal 2011 è preda di una sanguinosa guerra civile tra le forze del presidente Bashar al Assad e i ribelli. Insieme all’Iraq, è il luogo di scontro delle potenze occidentali con il terrorismo dello Stato Islamico.

186.000 – Le persone in fuga dall’Afghanistan. La repubblica islamica, attualmente guidata da un governo di transizione, è teatro di scontri tra forze governative e guerriglieri talebani. L’ultimo il 22 dicembre, a Sangin, nel centro del Paese.

Angelica D’Errico