Si aggrava il bilancio delle vittime del naufragio nel mare di Alboran, il tratto del Mediterraneo che separa la Spagna dal Marocco, di un’imbarcazione che trasportava migranti dal Marocco. La tragedia è avvenuta nella notte tra il 19 e il 20 dicembre. Le operazioni coordinate da Salvamento Maritimo hanno tratto in salvo 31 migranti. Dodici i morti accertati dalla Croce Rossa di Almerìa, ma altrettante persone risultano ancora disperse.

Il naufragio – La piccola imbarcazione su cui viaggiavano 55 tra migranti e scafisti era partita il 18 dicembre dal porto di Ras Kebdana, in Marocco. Il giorno seguente è stata localizzata dalla nave spagnola Hespérides, che ha comunicato la sua posizione nel mare di Alboran a Salvamento Maritimo, l’organizzazione statale di soccorso in mare. L’imbarcazione si è rovesciata al largo delle coste spagnole, rendendo necessario l’intervento dell’organizzazione di sicurezza marittima attraverso una delle sue navi di soccorso, la Salvamar Spica, nelle prime ore della mattina del 20 dicembre.

Il bilancio della tragedia – Alle 9.30 una comunicazione via Twitter della Croce Rossa di Almerìa ha accertato la morte di 12 naufraghi, di cui 10 uomini e 2 donne, una delle quali incinta. Trentuno i sopravvissuti, trasportati intorno alle 6 al porto di Almerìa per le operazioni di primo soccorso. Ma si cercano ancora i 12 dispersi, che potrebbero far salire il bilancio delle vittime.

Il rapporto Ismu – Nel 2018 proprio la Spagna si è trovata ad essere il nuovo primo Paese per arrivo di migranti. Secondo il XXIV Rapporto sulle migrazioni della fondazione Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità), il primato degli sbarchi è passato dall’Italia alla Spagna nel corso del 2018. In Italia si è registrato un forte rallentamento degli arrivi di migranti dalle coste africane del Mediterraneo, iniziato già dalla seconda metà del 2017: dal 1° gennaio al 19 novembre 2018 sono sbarcati nei porti italiani circa 22mila migranti, a fronte dei circa 119mila del 2017 e i quasi 180mila del 2016. Nello stesso arco di tempo nel 2018 in Spagna ne sono invece arrivati 55mila, più del doppio rispetto all’Italia.