Sono quattro le persone fermate a New York, tre uomini e una donna, per aver venduto l’eroina a Philip Seymour Hoffman, l’attore morto per overdose domenica 3 febbraio. Si tratta di Robert Vineberg, 57 anni, Thomas Kushman, 48, Max Rosenblum e Juliana Luchkiw, entrambi 22enni. Nel corso delle perquisizioni in un appartamento di Mott Street, nella China Town di Manhattan, la polizia ha sequestrato anche 350 sacchetti usati in genere per sistemare la droga.
Hoffman era stato trovato nel suo appartamento nel West Village, a poco più di un chilometro di distanza dall’appartamento del blitz. Nel suo braccio era ancora inserita una siringa, e vicino al suo corpo c’erano una dozzina di bustine di eroina con la scritta “Asso di spade”. Gli investigatori, comunque, hanno affermato che le loro indagini non si fermano qui: il materiale sequestrato dalla polizia, infatti, non era contrassegnato come quello rinvenuto in casa dell’attore.
Intanto arrivano altri particolari dall’autopsia e dagli esami sull’eroina. I test preliminari sulla droga non hanno trovato tracce di fentanyl, un potente additivo che, aggiunto alle dosi, è stato collegato a 22 morti per overdose in Pennsylvania.
I funerali di Philip Seymour Hoffman, premio Oscar come miglior attore protagonista in Truman Capote, e candidato all’Oscar per La guerra di Charlie Wilson e Il dubbio, saranno celebrati venerdì 7 febbraio in forma privata, come ha voluto la famiglia.
Angela Tisbe Ciociola