Goar Vartanyan, ex spia sovietica del Kgb, è morta a Mosca all’età di 93 anni. Il cognome non è alieno agli appassionati di storia militare: Vartanyan era la compagna di Gevork Vartanyan, il capo del fronte antifascista sovietico che nel novembre del 1943 sventò l’operazione Long jump, il progetto nazista di attentato ai tre Grandi riuniti in quei giorni nella capitale iraniana per decidere delle sorti del mondo. Il gruppo di spie sovietiche, insieme a quelle britanniche, aveva già svelato la presenza di oltre 400 agenti nazisti in Iran. L’operazione Long jump venne annullata dai tedeschi perché scoprirono la sorveglianza sovietica. Anche Goar, appena 17enne, partecipò alle operazioni di sabotaggio, aiutando Roosevelt, Churchill e Stalin a cambiare le sorti del mondo.

La sede del Kgb a Mosca (Wikipedia)

Nome in codice Anita – Di origini armene, Vartanyan si trasferì con la famiglia a Teheran negli anni ’30. L’Iran, che a quel tempo si chiamava Persia, segnerà la vita della giovane che a 16 anni si unì al gruppo antifascista sovietico, guidato da Gevork Vartanyan, suo futuro marito, con cui condividerà non solo la vita in comune ma anche l’attività di spia per il Kgb. La coppia continuò a lavorare sotto copertura per i servizi segreti, conosciuti a Mosca come “Gli illegali”, dal 1956 al 1986, anno del ritiro di Goar. I loro nomi in codice erano Anita e Anri. Dopo il 1986, Goar “Anita” rimase attiva nell’SVR, il Servizio estero di intelligence, per la formazione dei nuovi agenti segreti. Gevork “Anri”, morto nel 2012, è stato decorato del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica.

La storia  – In un momento cruciale per gli equilibri della Seconda Guerra mondiale, quando la Wermacht, il Fuhrer, e il Reich davano i primi segni di cedimento militare, a Teheran si riuniva il fronte anti nazista. Il 28 novembre 1943 c’erano le più alte cariche dell’Unione Sovietica, degli Usa e del Regno Unito: Iosif Stalin, Franklin D. Roosvelt e Winston Churchill avrebbero deciso il destino del mondo. In quei giorni era frenetica l’attività del controspionaggio sovietico: i nazisti, guidati dall’agente segreto tedesco Otto Skorzeny, preparavano un attentato contro i Tre Grandi, per vanificare i tentativi degli alleati di liberare l’Europa e il mondo dall’ombra di Hitler. La creazione dell’Onu, i futuri confini dell’Europa anti nazista, l’appoggio ai partigiani di Tito e la pianificazione dello sbarco in Normandia, tutti esiti della conferenza, furono possibili proprio grazie all’azione dei Vartanyan e di tutto il gruppo di spie anglo-sovietico. La Bbc riporta e ricorda che il comandante nazista Skorzeny ha negato l’esistenza stessa dell’operazione nel suo libro di memorie.

il cordoglio delle istituzioni – Cosa sarebbe successo, al mondo e alla storia, senza i Vartanyan? «Senza di loro – ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov – la storia del mondo sarebbe stata molto diversa». Anche il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze alla famiglia Vartanyan: «Putin conosceva sia Goar che suo marito. Goar ha fatto visita a Putin nel Cremlino, e il presidente è andato a trovarla a casa sua come ospite», ha precisato Peskov.