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Il gelo turco tiene in scacco migliaia di persone in giro per il mondo, tra i quali almeno 800 italiani. Il maltempo che da cinque giorni sta affliggendo Istanbul e dintorni ha portato alla cancellazione di tutti i voli in partenza e in arrivo all’aeroporto Ataturk, uno degli hub principali dove molti sono costretti a fare scalo per raggiungere centinaia di destinazioni.

La Turkish Airlines infatti, è tra le compagnie aeree che offre il maggior numero di connessioni con altri Paesi del mondo. Si possono raggiungere 222 aeroporti di 117 Paesi. Molti dei quali decollano e atterrano via Istanbul.

Il combinato disposto di questa cifra e del maltempo di questi giorni è facilmente prevedibile. Oltre 700 sono i turisti italiani bloccati in Kenya, in attesa di poter tornare a casa passando dalla città turca. 25 sono quelli bloccati a Shanghai. Si tratta di una orchestra beneventina in tournee nella metropoli asiatica, che sarebbe dovuta rientrare da una settimana facendo scalo all’aeroporto Ataturk.

Un gruppo di 16 connazionali è fermo a Dar es Salaam, principale città della Tanzania. Altri viaggiatori sono bloccati dal 7 gennaio in Egitto, a Sharm el Sheikh. Ancor più drammatica è la situazione di undici italiani che rientravano dalle Maldive: a causa della nevicata su Istanbul, il loro volo è stato dirottato a Gaziantep, a 10 chilometri dal confine siriano, non il posto più sicuro del mondo.

Come confermano fonti del ministero degli Esteri italiano, la vicenda – che le ambasciate e i consolati in Turchia stanno seguendo da diversi giorni – «è in via di lenta soluzione con il progressivo miglioramento delle condizioni climatiche».