Sguardi e smartphone puntati in alto verso il cielo arancione di New York. Mercoledì 7 giugno la metropoli è stata investita da un’ondata di fumo in arrivo dal Canada, dove sono in fiamme ettari di bosco. Le condizioni meteo non aiutano: le correnti di bassa pressione fra la canadese Nuova Scozia e lo stato americano del Maine stanno spingendo il fumo verso sud. A risentirne non è solo il colore del cielo, ma soprattutto la qualità dell’aria: alle stelle i valori di PM 2.5, cioè le particelle di diametro pari a 2.5 micron che, in virtù della loro dimensione, possono entrare nella circolazione sanguigna.

Una donna osserva lo skyline di New York immerso nella foschia causata dagli incendi canadesi (Fonte: EPA/Justin Lane)

Eric Adams, sindaco di New York, lo ha definito come un «evento senza precedenti», mentre Kathy Hochul, governatrice dell’omonimo stato, ha chiesto alla popolazione di rimanere a casa, specie per i cittadini più fragili. La governatrice ha anche ordinato la distribuzione di un milione di mascherine FFP2 alla popolazione.
Se non cambiano i venti che stanno soffiando sul Canada in fiamme, l’emergenza «potrebbe durare per diversi altri giorni», questa l’allerta di Bryan Ramsey, meteorologo del Servizio nazionale di meteorologia statunitense.

Vivere alla Grande Mela – Lo stupore della gente si è subito riflesso sui social, dove abbondano i video e le foto della città tinta di arancione. La nebbia causata dalle polveri è così fitta che in alcuni momenti non si riesce a vedere oltre una certa distanza. Il George Washington Bridge, che collega lo stato di New York con quello del New Jersey, è stato ripreso immerso in una fitta foschia rossastra: nelle immagini si intravvedono solo un pilone e pochi metri di ponte.

Nelle strade di New York sono comparse di nuovo le mascherine che per tre anni sono state le protagoniste del periodo pandemico. In alcuni casi, si è trattato anche di una buona occasione per sfoggiare novità tecnologiche come un paio di cuffie dotate di un’avvenieristica mascherina integrata che purifica l’aria. Il fumo è entrato anche nelle case: chi è attrezzato con un purificatore dell’aria lo ha acceso, mettendo anche stracci bagnati nelle fessure per tenere fuori le polveri.

Una lezione di yoga con vista su una New York immersa nella foschia per gli incendi (Fonte: EPA/Justin Lane)

Niente baseball – La vita della città che non dorme mai non si ferma, ma alcune attività hanno subito dei cambiamenti. Le partite di baseball degli Yankees e dei Phillies (anche Filadelfia è invasa dal fumo), che si sarebbe dovuta disputare proprio mercoledì, sono state rimandate proprio a causa della qualità dell’aria. Tutte le scuole di New York hanno vietato agli studenti qualsiasi attività all’aperto.
«Dovremmo fare indossare le mascherine ai nostri bambini? Anche se è una situazione temporanea, sono preoccupato per quello che respireranno», ha raccontato un uomo, intervistato da Insider News. «Sarei dovuta andare a Manhattan per una lezione di pianoforte, ma oggi non uscirò di casa considerato che sono incinta», ha detto un’insegnante di musica ai microfoni di NBC.
Mentre in Canada ventimila persone sono state sfollate, negli Stati Uniti alcuni hanno trovato il tempo di scherzare sulla foschia rossa che ha invaso la città. C’è anche chi ha visto nelle immagini di New York una replica delle scenografie di Blade Runner 2049.