Parigi sotto la neve (foto Ansa)

Una nube e un forte odore di gas. Nella notte tra il 21 e il 22 gennaio, sono stati in centinaia i cittadini parigini a non dormire tranquilli. Centinaia, come le telefonate che hanno tenuto occupato il centralino dei pompieri della città. Ad allarmare la popolazione, una nuvola maleodorante che ha invaso il cielo della Ville Lumière. «Una sostanza non tossica», hanno prontamente rassicurato le autorità. L’odore di gas, hanno spiegato, è legato a una sostanza, il mercaptano, uscita dagli impianti chimici della società Lubrizol di Rouen, in Normandia: un additivo usato per arricchire il metano, rendendolo riconoscibile all’olfatto.

Estremamente sgradevole, al punto da essere utilizzato nelle fialette per gli scherzi di Carnevale, il mercaptano è pericoloso soltanto se in forti concentrazioni. Sommersi dalle telefonate, il ministero dell’interno, la prefettura di Seine-Maritime e gli stessi vigili del fuoco, tramite i media, hanno invitato i cittadini a non chiamare più: quando la concentrazione è debole, il rischio, al massimo, è un’irritazione agli occhi, alla pelle o alle mucose respiratorie. Insomma, nulla di grave.

La nube si dissiperà naturalmente. Ancora qualche ora, quindi, e i parigini riavranno il loro cielo. Perché il sole torni a splendere, però, dovranno attendere un po’ di più: per l’esattezza, la fine dell’inverno, che proprio in questi ultimi giorni ha colorato di bianco la città delle luci.

Giulia Carrarini