Mentre in Italia scoppia il caso Emilia-Romagna con la delibera sul suicidio assistito approvata dalla Regione, in Olanda il 5 febbraio l’ex premier Dries Van Agt ha ricorso all’eutanasia per porre fine alla sua vita. Insieme a lui anche la moglie Eugenie si è spenta grazie all’assistenza dei medici olandesi: è la cosiddetta eutanasia di coppia, pratica che nel 2022 ha raggiunto i 58 casi. Nel complesso in quell’anno il 5% dei decessi era legato al ricorso all’eutanasia. È dal 2002 che la legge olandese ha riconosciuto ai propri cittadini la possibilità di terminare il proprio percorso di vita. Ora anche in coppia.

La morte – Avevano entrambi 93 anni ed erano malati da tempo, così hanno deciso di andarsene insieme dopo 70 anni di matrimonio: «Non potevano stare l’uno senza l’altro», ha spiegato il regista Gerard Jonkman, amico della coppia. Van Agt, premier dal 1977 al 1982 e primo leader del partito d’Appello Cristiano-Democratico, nel 2019 aveva avuto un’emorragia cerebrale che aveva compromesso la sua vita quotidiana. Anche Eugenie, chiamata in modo amorevole da Van Agt «la mia ragazza», aveva dovuto affrontare diversi problemi di salute. A comunicare la scelta dei coniugi è stato il “Rights Forum”, gruppo palestinese fondato nel 2009 proprio da Van Agt che si batteva per l’indipendenza in patria dello Stato Palestinese. L’ex premier era una figura di rilievo nel panorama politico olandese, non solo per le sue lotte civili e le cause umanitarie, ma anche per il peso politico che ricopriva ancora oggi. «Era il mio bis-bisnonno in carica, ha dato colore e sostanza alla politica olandese in un momento di polarizzazione», l’ha ricordato in una nota l’attuale premier Mark Rutte.

I numeri del fenomeno – Nonostante sia rara, l’eutanasia di coppia sta crescendo nei Paesi Bassi: nel 2020 erano solo 22 i casi, nel 2021 si sono raggiunti i 32 e i 58 nel 2022. Sul totale dei decessi, poi, il peso è quasi irrilevante. In Olanda, infatti, nel 2022 sono morte 169.938 persone, di queste il 5% aveva fatto ricorso all’eutanasia: 8.720 in tutto. Ogni richiesta va valutata caso per caso, come previsto dalla legge olandese che tra le sei condizioni dettate per accedere alla pratica prevede la sofferenza insopportabile, l’assenza di una prospettiva di sollievo e il desiderio di morte prolungato nel tempo. Ancora non si conoscono le motivazioni che hanno portato la coppia a scegliere l’eutanasia, ma le testate nazionali ed estere portano avanti la tesi della comune malattia dei coniugi. «L’interesse per l’eutanasia a due sta crescendo, ma è ancora rara», spiega al Guardian Elke Stewart, portavoce dell’Expertisecentrum Euthanasie, centro olandese specializzato nel fine vita che si occupa di circa un migliaio di persone l’anno. «È un puro caso che due persone soffrano in modo insopportabile contemporaneamente senza alcuna prospettiva di sollievo e che entrambe desiderino di farla finita», ha concluso. Numeri relativamente bassi che si spiegano, secondo Fransien van ter Beek, presidente della fodazione pro-eutanasia Nvve, con la difficoltà del percorso da affrontare: «Molte coppie non arrivano fino in fondo».