Più di due milioni e mezzo di file che svelano le ricchezze nascoste dei paperoni del mondo. Chi l’avrebbe mai pensato un tale sovraffollamento tra isole Vergini e Cayman. “I super-ricchi hanno usato strutture offshore per possedere ville, yacht, capolavori artistici e altri beni guadagnando vantaggi fiscali nell’anonimato non disponibile per la gente comune”. È l’inchiesta dell’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) di Washington, che con una squadra di 86 giornalisti e 38 testate ha messo all’indice le operazioni poco chiare di politici e uomini d’affari di tutto il mondo.
Il primo tassello che ha scatenato l’effetto domino planetario ha i colori della bandiera francese. François Hollande ha archiviato già nei giorni scorsi la “vie en rose” del suo governo, colpito dallo scandalo dell’ex ministro al Bilancio Jérôme Cahuzac, che ha confessato di avere un conto segreto in Svizzera aperto vent’anni fa e contenente 600mila euro. Ma ora l’Eliseo viene investito da “Offshoreleaks”. Così, Jean-Jacques Augier, uomo d’affari nel mondo dell’editoria e tesoriere di Hollande durante la campagna elettorale dell’anno scorso, inaugura lo scandalo planetario. Augier, 59 anni, attraverso la sua holding finanziaria “Eurane”, risulta essere azionista di due società offshore alle isole Cayman, secondo un’inchiesta del quotidiano francese Le Monde. Ma l’amico di vecchia data del presidente francese è solo il primo nome nella lista dell’ICIJ, che coinvolge personaggi di vertice in tutto il mondo, compresa l’Italia.
Dall’ex ministro della Finanza mongolo, Bayartsogt Sangajav, al presidente dell’Azerbaijan e la sua famiglia, alla moglie dell’ex primo ministro russo, Olga Shuvalova sono 200 i nomi di italiani finiti nel database sui paradisi fiscali. Tra questi, scrive l’Espresso che è media partner dell’iniziativa, anche “Gaetano Terrin, all’epoca commercialista dello studio Tremonti, Fabio Ghioni, hacker dello scandalo Telecom, i commercialisti milanesi Oreste e Carlo Severgnini, che hanno incarichi professionali nei più importanti gruppi italiani”.
Dopo l’economia e l’evasione, anche le inchieste si fanno globali.
Silvia Ricciardi