Pallone sgonfiato ma tensione alle stelle tra Cina e Stati Uniti. Dopo l’abbattimento del pallone areostatico finito nello spazio aereo americano la scorsa settimana, l’esercito statunitense ha avviato le operazioni di recupero dei rottami affondati nell’Atlantico. L’analisi dei detriti servirà a fornire agli Usa informazioni sulle capacità di spionaggio cinesi. Pechino continua a ribadire la natura civile del congegno, che sostiene sia stato impiegato esclusivamente per osservazioni metereologiche, e condanna la reazione statunitense come “eccessiva”, riservandosi il diritto di “reagire ulteriormente, se necessario”. Intanto un secondo pallone areostatico di proprietà cinese è stato segnalato in volo sui cieli della Colombia.

L’incidente – La saga del pallone areostatico cinese che ha tenuto con il naso all’insù per tutto il weekend continua anche dopo l’abbattimento dell’aeromobile. Lo scorso 2 febbraio la Difesa americana aveva avvistato il pallone sonda nei pressi della città di Billings, nello stato del Montana, dove sono presenti importanti basi militari americane. Secondo il Pentagono, il congegno sarebbe stato utilizzato dal governo cinese per raccogliere informazioni sensibili mentre la Cina invitava alla prudenza chiedendo di attendere “chiarimenti”. Successivamente Pechino ha ammesso la proprietà dell’aeromobile senza pilota, sostenendo tuttavia che non si trattasse di un “pallone-spia” ma di un mezzo di ricerca metereologica finito per sbaglio nello spazio aereo statunitense. Le autorità cinesi hanno inoltre espresso “rammarico” per l’errore, un segnale che diversi analisti hanno interpretato come volontà da parte di Pechino di mantenere aperto il dialogo con Washington nonostante l’incidente. L’avvistamento del “pallone errante” da parte dei civili e la sua permanenza eccessiva nei cieli americani hanno tuttavia portato il Pentagono a una dimostrazione di forza evidente con la decisione di abbattere il congegno domenica 5 febbraio.

Il pallone errante – Mentre sui social media cinesi la vicenda del pallone areostatico è stata seguita con partecipazione dagli utenti della Repubblica Popolare, che hanno ribattezzato il congegno come “pallone errante” (The Wandering Baloon) in una citazione al colossal sci-fi cinese “The Wandering Earth”, i media tradizionali non hanno approfondito la questione. I quotidiani nazionali hanno infatti minimizzato sull’incidente, riproponendo la linea di Partito che vede “esagerata” la reazione della Casa Bianca.

La reazione di Pechino – Dopo l’abbattimento, la Cina ha presentato un “solenne reclamo” alla missione diplomatica degli Stati Uniti a Pechino, criticando Washington per avere “ostacolato” i (già fragili) progressi compiuti nella stabilizzazione dei rapporti bilaterali. Il vice ministro degli Esteri Xie Feng ha dichiarato che la distruzione dell’aeromobile è «una grave violazione delle convenzioni internazionali», aggiungendo che la Cina si riserva il diritto di «rispondere con ulteriori mosse se necessario». Rimane un tentativo di dialogo e la richiesta da parte di Pechino di «non fomentare un’escalation e aumentare le tensioni» tra i due Paesi.

Il Segretario di Stato Anthony Blinken – Fonte: ANSA

La sfida americana-L’incidente arriva in un momento di massima tensione tra Washington e Pechino. Non è la prima volta che un velivolo di questo tipo sorvolerebbe i cieli statunitensi e gli esperti del settore confermano che si tratta di un mezzo di spionaggio conveniente anche se non particolarmente particolarmente efficace. Nel tentativo di mostrarsi forte sulla politica verso la Cina e sottrarsi alle critiche repubblicane, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha scelto una linea dura, condannando l’incursione cinese e decidendo di abbattere il pallone. Come sottolineato dal ministro dei trasporti Pete Buttigieg, il capo della Casa Bianca ha dovuto “bilanciare tutti i rischi” prima di compiere questa scelta. Nel dialogo nuovamente incrinato tra le due potenze, rimane la volontà di tenere una porta aperta: a seguito dell’incursione del “pallone-spia” il Segretario di Stato Anthony Blinken ha infatti rimandato, e non cancellato, la visita a Pechino prevista proprio per la scorsa domenica.