Una lista di nomi che va dalla regina Elisabetta a Donald Trump, passando per il pilota di Formula 1 Lewis Hamilton alla cantante Shakira. E ora, fra gli oltre 13 milioni di file dei Paradise Papers, che stanno scuotendo gli ambienti della finanza, della politica e dello show-biz di mezzo mondo, è comparso anche il nome di Harvey Weinstein.

Da Hollywood alle Bermuda – Non c’è pace per il dio caduto di Hollywood, da settimane al centro del più grande scandalo di molestie sessuali che il mondo del cinema abbia mai conosciuto – fra gli attori coinvolti ci sono Dustin Hoffman e Kevin Spacey, quest’ultimo cacciato da Ridley Scott anche dal set del film su Paul Getty, ancora in lavorazione. A fare il nome di Weinstein è il Guardian, che fa parte del consorzio internazionale responsabile dell’inchiesta. Il produttore cinematografico avrebbe acquistato nel novembre del 2011 circa duemila azioni della Scientia Health Group Ltd, un’azienda con sede alle Bermuda. Fra i nomi degli investitori compare anche quello di Martha Stewart, la celebre conduttrice televisiva statunitense finita poi in carcere per un’accusa di insider trading. Né Weinstein né la Stewart hanno voluto rispondere alle domande del quotidiano inglese.

Cosa sono i Paradise Papers – L’International Consortium of Investigative Journalists (Icij), di cui fanno parte diverse testate giornalistiche internazionali, ha messo le mani sui documenti privati di due società finanziarie, scoperchiando il vaso di Pandora delle attività off-shore. Celebrità, cantanti, politici e finanzieri di tutto il mondo hanno investito i propri soldi in aziende che hanno sede nei cosiddetti paradisi fiscali. Oltre a Weinstein, sono finiti nella bufera anche la regina Elisabetta II d’Inghilterra, la cui società immobiliare avrebbe investito sette milioni e mezzo di dollari in un fondo delle isole Cayman, il magnate George Soros, la cantante Madonna, e ancora Bono Vox degli U2, il segretario al Commercio Usa Wilbur Ross, con finanziamenti a una società vicina a Vladimir Putin, il co-fondatore di Microsoft Paul Allen. Tentativi, apparentemente leciti dal punto di vista legale, di mettere al riparo i propri soldi dal fisco nazionale investendoli in Paesi dove le imposte fiscali sono fra le più basse al mondo.

I nuovi nomi – Alla già lunga lista di personaggi coinvolti nello scandalo finanziario si aggiungono ogni giorno nuovi nomi, grazie alla continua attività di indagine del Consorzio internazionale. È il caso di Justin Timberlake, che nel 2015 avrebbe fondato nel Delaware una società per «l’acquisto di proprietà immobiliari» nelle Bahamas. Timberlake è inoltre uno dei principali azionisti della Nexus Luxury Collection, altra società attiva alle Bahamas. Anche l’attrice Nicole Kidman, insieme al marito, il musicista country Keith Urban, nel 2015 ha registrato alle Bahamas una società per l’acquisto di proprietà immobiliari. Un portavoce, però, ha già chiarito che questa società sarebbe soggetta alla tassazione Usa e che la registrazione alle Bahamas sarebbe avvenuta solo in ottemperanza alle leggi locali. Ultima solo in ordine di tempo la cantante Shakira, la quale risulta addirittura residente alle Bahamas, sebbene viva a Barcellona. Shakira è l’unica azionista della Tournesol Ltd, una società maltese con un capitale di 3 milioni di euro che nel 2009 avrebbe acquisito tutti i diritti intellettuali e le attività musicali della stessa cantante. Per il legale di Shakira, però, ogni attività è stata svolta secondo «quanto previsto dalla legge».