Per la prima volta in dieci mesi, il 2 dicembre Huda Nasraallah, la legale di Patrick Zaki, ha potuto visitare il suo assistito nel carcere egiziano dove è detenuto da febbraio. Lo studente, ha detto l’avvocatessa, dorme per terra dal momento del suo arresto e soffre di mal di schiena, tanto da chiedere una pomata e un sostegno per alleviare il dolore. Agli appelli di amici e attivisti che chiedono la sua scarcerazione da mesi si è aggiunto anche quello di Scarlett Johansson, in un video postato su YouTube a sostegno dell’Eipr (Iniziativa Egiziana per i Diritti Personali).

La detenzione – Patrick Zaki, studente 28enne dell’Università di Bologna, è stato incarcerato il 7 febbraio con l’accusa di propaganda sovversiva. La notizia del colloquio con la legale, avvenuto in presenza di un ufficiale, è stata data dalla pagina Facebook “Patrick Libero”. Secondo quanto riportato i genitori dello studente sarebbero preoccupati dalle richieste del figlio: il giovane infatti non è solito lamentarsi e sopporta bene il dolore. A ciò si aggiunge il timore che le sue condizioni potrebbero ulteriormente peggiorare con l’arrivo del freddo.

L’appello di Scarlett Johansson – Anche l’attrice statunitense Scarlett Johansson si schiera al fianco degli amici e attivisti che da mesi chiedono che Zaki sia rilasciato. In un video di 2 minuti e 44 secondi caricato su YouTube lancia il suo supporto all’Eipr (Iniziativa Egiziana per i Diritti Personali) di cui lo studente è parte. «Vorrei citare i guai di quattro esseri umani arrestati erroneamente per il loro lavoro compiuto lottando per la dignità degli altri: Gasser, Karim, Mohamed e Zaki. Questi uomini hanno speso la loro vita lottando l’ingiustizia e ora si ritrovano dietro le sbarre. Il loro unico crimine è stato quello di difendere la dignità degli egiziani». Oltre a Zaki, la Johansson si riferisce al direttore esecutivo dell’Eipr Gasser Abdel Razek, a quello per la Giustizia penale Karim Ennarah e al responsabile amministrativo Mohamed Basheer, arrestati tra il 15 e il 19 novembre. Sebbene le accuse sarebbero «false – ha aggiunto l’attrice – possono portare a molti anni di prigione». In particolare, con riferimento a Zaki, Scarlett Johansson accusa: «È stato torturato quando la polizia lo ha arrestato».

Le parole di Amnesty – «Il sollievo che deriva dal fatto che Patrick incontri i familiari e oggi anche la sua legale è però molto attenuato, quasi annullato, dai dettagli che poi arrivano da questi incontri», è il commento di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. «L’idea che Patrick da nove mesi dorma per terra la dice lunga sulle sofferenze aggiuntive che il regime carcerario egiziano produce, oltre al fatto che sta trattenendo un innocente», ha sottolineato Nuory, che si è rivolto poi al governo: «Ribadiamo la richiesta, ancora una volta, al governo italiano perché si dia seriamente da fare in vista anche del 7 gennaio, il Capodanno copto. Noi desideriamo che quel giorno Patrick sia libero per festeggiare il Capodanno con la sua famiglia e che poi i successivi giorni del 2021 li passi dove desidera, magari a Bologna dove lo aspettiamo e lo aspettano in tanti».