Continuano i bombardamenti indiscriminati sui civili sull’Ucraina da parte dell’esercito russo e, di conseguenza, si inaspriscono le misure che l’Unione europea sta adottando per condannare l’aggressione militare da parte di Vladimir Putin. L’Ue ha avanzato la proposta di istituire un tribunale speciale internazionale, sostenuto dalle Nazioni Unite, per indagare e perseguire gli eventuali  crimini di guerra commessi dall’esercito invasore.

Un passo indietro– La dichiarazione ci riporta all’inverno del 1943, quando i governi delle Nazioni Alleate annunciarono la volontà di punire, attraverso un processo, i crimini di guerra compiuti dai nazisti. Il presidente americano Franklin Delano Roosevelt, il primo ministro britannico Winston Churchill e il premier sovietico Josif Stalin firmarono allora la Dichiarazione di Mosca, in base alla quale una volta terminata la guerra i tedeschi ritenuti responsabili di atrocità sarebbero stati processati da un tribunale internazionale composto da magistrati delle nazioni uscite vittoriose dal conflitto, Usa, Urss, Gran Bretagna e Francia. Come sede dei processi fu scelta la città tedesca di Norimberga, Le udienze cominciarono il 20 novembre 1945 e portarono, al termine dei dibattimenti, alla condanna di 24 imputati ritenuti colpevoli, in vario titolo e misura, dei reati di crimini contro la pace, crimi contro l’umanità, crimini di guerra e guerra di aggressione.

FONTE: ANSA

Un apparato rivoluzionario – Il processo di Norimberga introdusse significativi cambiamenti nell’apparato giudiziario internazionale, con l’introduzione di diversi presupposti e norme giuridiche. La novità legislativa prevedeva la responsabilità individuale per le violazioni di norme internazionali. Il principio I attestava: “La responsabilità penale internazionale è individuale. Chiunque commetta un atto costituente crimine di diritto internazionale è di questo responsabile e passibile di condanna”.
Norma ancor più innovativa fu sancita dal principio V che sanciva il diritto di difesa: “Ciascuna persona accusata di un crimine secondo il diritto internazionale ha il diritto ad un processo equo in fatto e in diritto”. Ciascun imputato, infatti, ebbe diritto duramnte il processo all’assistenza di un legale di propria scelta con facoltà di contro-interrogatorio dei testimoni.

Le sentenze– Dodici imputati furono condannati a morte, tra cui alti eponenti nazisti come Joachim von Ribbentrop, Hans Frank e Alfred Rosenberg. Per tre imputati fu deciso l’ergastolo e per altri quattro pene che andavano dai 10 ai 20 anni di prigione. Tre vennero assolti.
Nel corso dell’aggressione russa all’Ucraina secondo i vertci dell’Unione europea sono stati commessi crimini di guerra, definiti come tali dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale. E proprio in base all’esempio del processo di Norimberga, l’Ue sta valutando l’istituzione di un processo equo a carico dei russi che saranno ritenuti responsabili di questi crimini.