Domenico-Quirico

Domenico Quirico

C’è ancora il fiocco giallo sulla testata de La Stampa, online e cartacea. Ma di Domenico Quirico, inviato in Siria del quotidiano torinese, nessuna notizia.

L’annuncio della perdita dei contatti con il giornalista risale al 29 aprile, quando il direttore de La Stampa Mario Calabresi aveva annunciato: «Da venti giorni abbiamo perso i contatti con il nostro inviato Domenico Quirico, in Siria per una serie di reportage dalla zona di Homs». È quindi un mese esatto che di Quirico si sono perse le tracce. L’ultimo messaggio dalla Siria, un sms inviato a un collega della Rai in cui diceva di essere in viaggio per Homs. Dopo, il silenzio.

Sul sito del Violations Documentation Centre in Syria, organizzazione non governativa che tiene un conto aggiornato degli scomparsi, dei detenuti e dei “martiri” della guerra civile, l’inviato risulta scomparso il 30 aprile. Ma dalla provincia di Damasco, riporta il sito, non dal governatorato di Homs (comunque confinante con la capitale). “Adult, male, jurnalist”, maschio adulto giornalista: questi i pochi dati del profilo. Una nota in basso specifica che Quirico sarebbe scomparso insieme al fotografo belga Pierre Piccinin da Prata, ma che “il luogo della scomparsa e la cronaca degli eventi sono sconosciuti con precisione”. Il sito personale del fotografo e politologo belga contiene invece un invito in francese: “Se avete visto Pierre in Siria dopo il 9 aprile – proprio la stessa data dell’ultimo contatto con Quirico – Se avete la più piccola informazione utile a localizzarlo, contattate questo indirizzo”.

E intanto il Wall Street Journal riporta un’altra notizia allarmante dalla Siria. Israele ha avvertito gli Stati Uniti che la Russia sarebbe pronta a inviare in Siria avanzati missili terra-aria.

Lucia Maffei