«Oggi la Romania e la Bulgaria entreranno nell’area Schengen. È un momento storico perché l’area è tra le migliori cose che ha fatto l’Unione europea (Ue), insieme all’euro e al mercato unico», queste le dichiarazioni del commissario agli Interni Magnus Brunner una volta arrivato al Consiglio dell’Unione europea. Niente più controlli dunque sulle persone alle frontiere terrestri interne con e tra Bulgaria e Romania a partire dal 1° gennaio 2025.
L’area Schengen è uno spazio di libera circolazione tra i Paesi europei, istituito con l’accordo omonimo nel 1985 e operativo dal 1995. In quest’area le frontiere interne tra gli Stati membri sono state eliminate, permettendo libera circolazione di persone, merci e capitali. Attualmente sono 27 i paesi inclusi nell’area Schengen, compresi paesi non Ue come Norvegia, Islanda, Svizzera e Lichtenstein: l’area conta 450 milioni di persone. Romania e Bulgaria fanno parte dell’Ue dal 1° gennaio 2007 e hanno iniziato a negoziare l’accesso all’area Schengen poco dopo l’ingresso nell’Unione. Tuttavia, il via libera è stato ritardato a causa di preoccupazioni sollevate da alcuni Stati membri, relative alla gestione delle frontiere, della corruzione e della criminalità organizzata. Le discussioni proseguivano da oltre 15 anni e, nonostante le raccomandazioni positive della Commissione Europea (che considera entrambi i Paesi pronti dal 2011), il processo era stato bloccato più volte dal veto di alcuni Stati, come l’Austria e i Paesi Bassi.