Il primo esito delle urne in Romania ha ribaltato le aspettative sulle elezioni presidenziali: a sorpresa il candidato nazionalista Calin Georgescu è arrivato primo con il 22,94% dei consensi davanti a Elena Lasconi, del partito liberale di centrodestra Unione Salva Romania (USR), che ha preso il 19,2 % delle preferenze. Marcel Ciolacu, attuale primo ministro e leader filoeuropeo del Partito socialdemocratico (PSD), è fuori dalla corsa: è arrivato terzo nei consensi con il 19,15% dei voti, circa 700 in meno rispetto a Lasconi. Si tratta della prima tornata elettorale prevista nel paese dell’Est-Europa: il 1° dicembre si terranno le elezioni parlamentari e per l’8 dicembre è previsto il ballottaggio delle presidenziali tra Georgescu e Lasconi.

I due sfidanti – Niente vittoria per i favoriti dei sondaggi pre-elettorali: il premier europeista Ciolacu non è stato riconfermato e anche George Simion, leader del partito di estrema destra Alleanza per l’unità dei romeni (AUR), anche lui tra i favoriti, è riuscito a superare la concorrenza. La sfida sarà tra Calin Georgescu e Elena Lasconi: il primo è esponente dell’ala di destra e filorusso, poco coinvolto in politica prima della sua candidatura e molto critico sulle decisioni dell’Unione Europea e della NATO sulla guerra in Ucraina. Ritiene infatti che non siano stati presi in considerazione gli interessi rumeni che con il paese ucraino condivide più di 500 km di confine. La sfidante di Georgescu sarà Elena Lasconi, 52 anni, giornalista e sindaca di Câmpulung al secondo mandato: eletta nel 2020, sconfiggendo il sindaco in carica del Partito Socialdemocratico (PSD), è stata rieletta con una valanga di voti nel 2024.